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Primavera, estate, autunno, inverno e ancora primavera…all’Aquila. Il documentario del filmmaker Paolo Pisanelli, “Ju Tarramutu”, che ripercorre l’arco di tempo di 15 mesi dal terremoto del 6 Aprile 2009, potrebbe mutuare il titolo di un noto film Coreano sul ciclo della vita scandito dal succedersi delle stagioni che segnano il paesaggio. Il tempo e il paesaggio, che siano naturali o dell’animo umano, sono i primi due elementi con cui il regista Salentino tenta di documentare la ricostruzione di quelli che ha definito “I… Read more
Tutto scorre; al dì succede la notte, le stagioni si rincorrono felici senza che per loro le lancette dell’ orologio si muovano. L’ uomo, invece, rimane aggrappato al filo sottile della vita con ostinazione, con determinazione, senza poter reclamare l’ eternità. Per questo misero essere vivente il tempo cammina fischiettando e non passa molto che esso inizi a far sentire l’ acre odore della vecchiaia. E’ alquanto bizzarro come anche certi fatti di cronaca subiscano la stanchezza di essere stati troppo sotto i riflettori (la vita umana non è… Read more
Siamo al momento delle considerazioni a lungo termine. Dopo lo stoccaggio in luoghi sicuri dei beni mobili (sculture, dipinti, arredi liturgici), durante l’estate sono proseguiti i sopralluoghi e le schedature dei monumenti, operazione che può dirsi praticamente conclusa: sono 1470 le schede compilate ( tra cui 820 chiese e 600 palazzi), gli edifici ancora da rilevare più o meno 400. Il lavoro di schedatura è coordinato dalla Direzione di Comando e Controllo che ha sede nell’ormai celebre caserma della Guardia di Finanza di Coppito… Read more
Mura che si sgretolano, chiese che collassano su se stesse in dense nubi terrose, antichi palazzi squartati e lasciati, come fetide carogne, a imputridirsi al sole, edifici completamente sventrati da una furia distruttrice che coglie tutto e tutti, indistintamente. Trenta lunghissimi secondi, quasi a ribadire la finitezza dell’uomo e delle sue opere. Ci sono anche loro tra le vittime del terremoto che la notte dello scorso 6 aprile ha devastato l’Aquila: musei, chiese, archivi, monasteri, biblioteche. Quasi l’intera totalità dei luoghi… Read more
Ore 3.32 di una nottata qualunque. Un’intera regione assopita nel sonno, apparentemente ignara di ciò che stava succedendo. Si vociferava da tempo che qualcosa dovesse accadere, qualcosa di grave, di tremendo, ma non sempre si decide di dare il giusto peso alle dicerie, alle mezze parole; ci si augura sempre che vada tutto bene, come hanno sperato la maggior parte dei residenti in Abruzzo. Invece una scossa furiosa, una forza che squarcia in un istante fondamenta costruite nei secoli si è presa gioco nuovamente dell’essere umano, piccolo e… Read more