La comunicazione politica all’epoca dei social, tra disintermediazione e orizzontalità
5 Ottobre 2023 – 17:07 | Nessun commento

E’ fenomeno orami consolidato, da almeno 10 anni a questa parte, il direttissmo comunicativo permesso ai soggetti politici dai social networks. Da questo punto di vista è possibile parlare di un fenomeno di mediatizzazione della politica o webpolitics, che garantisce una diffusione ad una platea straordinariamente più ampia del messaggio politico.La mobile revolution ha reso poi i social media straordinariamente piu’ diffusi e pervasivi, garantendo inoltre l’immediatezza del messaggio politico.In un metaverso che vede archiviata… Read more

Leggi l'articolo completo »
Società

immersione esistenziale del tessuto del sociale

Politica

Dagli alti ideali ai bui sottoscala del Parlamento. Spaccato sulla sfera Politica di una Italia in declino

Scuola e Università

Vita tra le mura d’Ateneo: l’orizzonte universitario

Cultura

Arte, Musica, Letteratura. Dalle Humanae Litterae, il pane dell’Anima

Informazione

Dalla televisione alla carta stampata. Le mille sfumature del giornalismo.

Home » Società

Terremoto in abruzzo: si riparte dal web

Scritto da – 5 Luglio 2011 – 10:30Nessun commento

Tutto scorre; al dì succede la notte, le stagioni si rincorrono felici senza che per loro le lancette dell’ orologio si muovano. L’ uomo, invece, rimane aggrappato al filo sottile della vita con ostinazione, con determinazione, senza poter reclamare l’ eternità. Per questo misero essere vivente il tempo cammina fischiettando e non passa molto che esso inizi a far sentire l’ acre odore della vecchiaia. E’ alquanto bizzarro come anche certi fatti di cronaca subiscano la stanchezza di essere stati troppo sotto i riflettori (la vita umana non è poi questo?), a tal punto da non attirare più l’ attenzione; carta straccia di cui si perde memoria. Al giorno d’ oggi non si parla più di molti casi, ma uno in particolare merita una nota: il terremoto in Abruzzo. Probabilmente i media hanno ritenuto la propria coscienza pulita dando visibilità alle promesse del governo di rapidi interventi di ricostruzione e messa in sicurezza dell’ intera zona e, una volta rassicurata l’ intera nazione, non vi era più motivo per continuare a parlare di un fatto che non faceva più presa. D’ altra parte è vero che non si possono seguire gli sviluppi di tutti gli eventi dati in pasto all’ opinione pubblica, ma, forse, ogni tanto, richiamare alla memoria collettiva qualche episodio particolarmente clamoroso aiuterebbe a non commettere errori del passato. I giornali e la televisione, infatti, hanno questa importante responsabilità: combattere contro l’ indifferenza sia delle persone che del tempo. Un individuo che non dimentica, sarà un uomo istruito e capace di opere migliori; questo, il più importante insegnamento della Storia. Allora ecco il motivo per cui si è richiamato il caso del L’ Aquila ed ecco, in nome del principio appena esposto, il racconto della situazione aquilana odierna. Qualcosa è stato ricostruito: aprono di nuovo in questi giorni alcuni esercizi commerciali per le vie della città e pare siano stati stanziati oltre 39 milioni di euro per il ripristino di edifici pubblici e sedi municipali. Nel frattempo il progetto CASE varato dal Governo (fino al 2010 sono stati costruiti 4.600 appartamenti nella campagna circostante L’ Aquila) sembra sia meno efficace del previsto in quanto mancano infrastrutture che colleghino gli abitati con scuole, negozi e beni di prima necessità, oltre al fatto che non essendo state pensate come abitazioni permanenti, già nel 2010 si segnalavano infiltrazioni d’ acqua e difetti di costruzione. Alcuni si arrangiano pagando affitti con un contributo statale di “ autonoma sistemazione ” di 100 euro, mentre altri hanno trovato alloggio presso alberghi con spese a carico dello Stato, anche se recentemente una donna si è incatenata per protesta davanti al Comune perché era stata cacciata dalla pensione nella quale aveva trovato dimora non potendo pagare l’ affitto e non ricevendo alcuna sovvenzione. Poco o niente trapela per quanto riguarda piani a salvaguardia dei beni culturali; soltanto che due novelli sposi hanno devoluto la cifra destinata alle bomboniere per il restauro del Portale Maggiore di Santa Maria di Roio. Nel frattempo, il 27 giugno 2011 non si è potuto discutere la proposta di deliberazione sulla ricostruzione del centro dove giacciono ancora macerie dal terremoto 2009 per la mancanza del numero legale al Consiglio comunale. Di ingiustificato immobilismo politico si potrebbe parlare, a cui fanno da contro altare i progetti della gente per cercare di ridare dignità ad una città ancora in rovina. Fra le più importanti iniziative, si segnala quella di www.noilaquila.com in collaborazione con Google in cui è previsto l’ inserimento di filmati, fotografie, articoli e testimonianze per chiunque voglia condividere frammenti della propria L’ Aquila e voglia tener vivo il ricordo di una catastrofe che ha messo in ginocchio migliaia di persone. Per ora il programma sta dando esiti positivi, facendo pensare che forse non sia poi così vero che l’ uomo debba sempre piegare la testa di fronte allo scorrere del tempo.

Forse potrebbe interessarti:

Facebook comments:

Lascia un commento!

Aggiungi il tuo commento qui sotto, oppure esegui un trackback dal tuo sito. Puoi anche iscriverti a questi commenti via RSS.

Sii gentile, rimani in argomento. Lo spam non sarà tollerato.

È possibile utilizzare questi tag:
<a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>

Questo sito web supporta i Gravatar. Per ottenere il proprio globally-recognized-avatar, registra un account presso Gravatar.