Articoli di adriano dirri


Gaza, estate 2014, a un primo impatto potrebbe sembrare che si stia ripetendo ciò che avviene regolarmente ogni 12-24 mesi (gennaio 2009 operazione Piombo Fuso, novembre 2012 operazione Colonna di nuvole, ora operazione denominata “Margine di Protezione”), ossia la dimostrazione ennesima di una sproporzione di forze militari tra le Forze di Difesa Israeliane (IDF) e la milizia di Hamas; si ripete l’equiparazione mediatica tra il lancio di razzi e le centinaia di raid israeliani, dando risalto in modo altresì equo alla notizia “sirene… Read more

Il 27 Gennaio 1945 soldati dell’Armata Rossa, scoprirono il campo di concentramento Auschwitz – Birkenau – Monowitz, in cui persero la vita più di un milione di persone, la maggior parte ebrei. L’olocausto, parola derivante dal greco e significante “bruciato interamente”, è necessario che vada compreso e ripreso come memoria storica, tuttavia anche come evento che esula dalla caratterizzazione sopra esplicata; esso va considerato, come crimine internazionale, come norma inderogabile dell’umanità ma sopratutto non è auspicabile una… Read more

Nonostante la crisi finanziaria, nonostante il collasso degli intermediari finanziari con il conseguente fallimento di numerose imprese, alcuni apparati industriali continuano la produzione nel pieno della frenesia indotta dal guadagno: il commercio delle armi “legale” e illegale non si è mai fermato, tantomeno in questi anni floridi di guerre e instabilità territoriali, ma non solo. Le più importanti aziende nel settore, come la Lockheed Martin e la Colt negli Stati Uniti, la Mikoyan Gurevich in Russia e la nostra Finmeccanica, insieme a… Read more

Sono trascorsi più di due anni dalla morte di Gheddafi, dalla fine della guerra civile e dell’intervento della coalizione dei volenterosi, in base all’ormai nota motivazione della “responsability to protect”, anche nota come R2P; essa è stata la norma sulla cui base è stata attaccata la Serbia nel 1999, poi formalizzata nel 2006 con Risoluzione del Consiglio di Sicurezza, in cui si afferma che lo Stato abbia la responsabilità di proteggere i propri cittadini dalle atrocità di massa (pulizia etnica, genocidio ecc.) e che, nel caso di… Read more

Alla vigilia di qualsivoglia intervento armato in medio oriente vengono scoperte verità incontrovertibili sulle quali è inammissibile avviare un’analisi organica e matura degli eventi in corso, ma sopratutto passati. L’intervento in Siria sembra essere questione di giorni, tuttavia l’opinione pubblica mondiale, memore degli strepitii iracheni durati ben dieci anni, è nella grande maggioranza contraria ad ogni nuovo intervento sui territori degli antichi califfati islamici. Non c’è miglior momento, per la macchina propagandistica di stampo… Read more

Per aver chiara la situazione sarà pertinente un esempio, un classico esempio: l’immagine più eclatante della “notizia” è quella data dall’allarme, come se stesse scoppiando la guerra nucleare, targato CNN, FOX NEWS e chi ne ha più ne metta, seguita dalla fatidica scritta “breaking news”, che fa alterare il flusso sanguigno ai telespettatori, creando audience e…ingannandoli. Chissà se sarà passata sotto tale colorito contesto la notizia, anzi no, il dramma della chiusura della TV di stato greca ERT e del licenziamento di 2800 persone,… Read more

Legittimazione di Bashar Al-Asad. Alcuna riconquista del territorio e repressione della rivolta, come ad Hama nel 1982, alcuna riconciliazione nazionale, tra l’altro impossibile, alcuna legittimazione o fiducia internazionale che, nonostante tutto, all’inizio delle proteste aveva – la Clinton denominò Al-Asad “un riformatore”, bensì una semplice dichiarazione di affiliazione del gruppo jihadista Jabhat Al-Nusra ad Al-Qaida, che porrà certezze, a dir poco imbarazzanti, nelle fila dell’Esercito Siriano Libero (Esl) e in generale in tutti quei… Read more

Siria, continuano gli scontri in tutto il paese tra forze governative e insorti; bombardamenti dei lealisti ad Aleppo, situazione difficile al confine con la Turchia. No, non solo. Ci eravamo forse dimenticati qualcosa? Senza menzionare gli Emiri e Monarchie del Golfo Persico, siamo dimentichi di qualcosa di altresì importante? Si, Gheddafi, l’Europa e la Libia (non “liberata”). Improvvisamente, a un anno dalla barbara uccisione di Muammar Gheddafi, risuona nuovamente la Libia, la guerra civile, la dittatura e la “nuova” democrazia. Si, ma… Read more