La comunicazione politica all’epoca dei social, tra disintermediazione e orizzontalità
5 Ottobre 2023 – 17:07 | Nessun commento

E’ fenomeno orami consolidato, da almeno 10 anni a questa parte, il direttissmo comunicativo permesso ai soggetti politici dai social networks. Da questo punto di vista è possibile parlare di un fenomeno di mediatizzazione della politica o webpolitics, che garantisce una diffusione ad una platea straordinariamente più ampia del messaggio politico.La mobile revolution ha reso poi i social media straordinariamente piu’ diffusi e pervasivi, garantendo inoltre l’immediatezza del messaggio politico.In un metaverso che vede archiviata… Read more

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Berlusconi, stupido ergo sum

Scritto da – 24 Novembre 2011 – 17:12Un commento

Settimana scorsa sfogliando una rivista sono incappata nella definizione di stupido: una persona che causa danno ad altri senza realizzare alcun vantaggio per se o addirittura subendo una perdita. Ho pensato istintivamente ad alcune persone. Troppe. Uno fra tutti mio zio, che ha aperto una società e dopo poco l’ha deliberatamente mandata in vacca, rovinandosi e lasciando la sua famiglia piene di debiti. Io ignorantemente lo avevo sempre chiamato stronzo. L’articolo diceva: gli stupidi sono più pericolosi di chiunque altro perché sottovalutati, e subito mi si è accesa una lampadina. Ho pensato a un altro, uno che non conosco personalmente ma le cui azioni stanno danneggiando l’Italia e in quanto italiano lui stesso: Silvio. Finalmente ho capito perché Silvio Berlusconi è diventato presidente del consiglio! Lui, che è stato lodato per le sue doti politiche e temuto dagli avversar per decenni, lecchinato dai deboli e corteggiato dalle donne, proprio lui, uno stupido. Abbiamo commesso solo un banale errore di valutazione ma nel tempo che ci abbiamo messo ad accorgercene, l’Italia sta fallendo come  l’azienda di mio zio ai tempi. Tutto si è detto di lui tranne che stupido, anzi è sempre stato considerato un furbone, un evasore gentiluomo, uno che si può permettere di andare a prostitute pagandole con le nostre tasse. Insomma il sogno di ogni italiano. E quando lo vediamo rischiare un incidente diplomatico per il gusto di schernire una cicciona, tutti noi ci interroghiamo sul perché di questa provocazione, farà parte di una strategia politica? No, è solo stupido. Nel ‘94 è costretto a scendere in campo perché è così stupido che per diventare ricco ( che già non è un’ambizione da illuminato) si mette nei casini con la legge, si circonda di stupidi peggio di lui, è noto amico di mafiosi, e non ci vuole una cima per capire che un mafioso per amico non porta niente di buono, compra i giudici per non essere condannato e si fa scoprire e condannare per corruzione, dovrà farsi eleggere presidente della Repubblica per sfuggire alla legge perché durante i suoi mandati continua ad essere indagato per nuovi capi d’imputazione, non sa risolvere i problemi se non con i soldi. Compra le donne perché il suo culo flaccido, gratis, non lo vuole nessuno, compra i mezzi di informazione per non sentir parlare male di lui e se vogliamo dirla tutta la strategia che ha adottato per salire al potere non è stata pensata neanche da lui ma da Licio Gelli. Perché gli stupidi, si sa, copiano.

Ma ciò che mi sconcerta è che lui avrebbe potuto essere felice e stare accanto ai suoi figli invece che passare anni circondato da approfittatori, avrebbe potuto amare le sue mogli al posto che pagare le escort, e potrebbe godersi il sole delle Cayman e i soldi rubati col sudore della sua fronte già da tempo, ridendo alle spalle di tutti noi. Perché è ancora qui? Perché vuole resistere fino all’ultimo e vedersi spodestato, umiliato e probabilmente anche condannato? La risposta già la sapete.

Alla fine altri stupidi in parlamento si prenderanno tutto quello che era suo ma nessuno arriverà dove è arrivato lui, perché questo è uno stupido vero, uno che non ha eguali. Forse, che dio ce ne scampi e liberi, solo Saia potrà farcelo rimpiangere.

Beatrice Milani

 

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