La quadratura del cerchio (magico)
Se si cerca di guardare con occhi distaccati e oggettivi la situazione politica che in questi giorni sta investendo prepotentemente l’italia ne esce un mosaico di pezzi in confusione, sparsi su un tavolo da gioco nel quale non si hanno ben chiare le regole imposte dalle troppe leggi che creano appositamente disordine all’interno del quale sguazzarci felicemente.
Da un capo del governo di cui erano note, a dispetto delle gesta che dovrebbero rappresentare una tale carica, le barzellette che con compiacenza desiderava promulgare a comizi ufficiali, l’italia, patria di grandi poeti, naviganti e pittori, si è ritrovata con alla guida un governo che nega una crisi che ormai pervade pesantemente l’intero paese. La maggioranza in un parlamento ormai non piu in grado di riscuotere fiducia tra una popolazione ferita ed umiliata, rispecchia l’immagine di un paese che non sa piu come tirare avanti, cede da una parte e cerca di risalire dall’altra, con ricadute vertiginose. Il governo non rappresenta più il popolo italiano. Abusi edilizi, appalti truccati, bustarelle, politici corrotti, funzionari e imprenditori corruttori, questo è ciò con cui la nazione si trova a far i conti.
Un governo che non garantisce più per le amministrative sarde e chiede ai cittadini di tale regione di sostenere da se le spese per le elezioni. Scandalo per l’uso imponderato dei fondi pubblici, che passano dall’ essere un bene pubblico, come richiama alla mente anche l’aggettivo stesso di questi, ad un bene privato, che i rappresentanti dei partiti politici ritengono legittimo utilizzare a proprio uso. I “contributi per le spese elettorali”, aumentati tanto che i partiti incassano molto di più di quanto spendono.
Il caso Bossi, “un terremoto che ha colpito il centro-destra in questi giorni”, come ha definito Mario Monti, presidente del Consiglio, ha lasciato allibiti un po tutti, nessuno si sarebbe aspettato il passo indietro, anche se a detta di molti, ormai inevitabile, del leader politico, di uno dei partiti piu duri a morire e ad adeguarsi al benessere unitario della nazione, che si era presentato da sempre come punta di diamante contro un sistema fatto di tangenti e privilegi. Tutto questo in una cornice di una politica che vede nel Pdl, da sempre vicino alla Lega di Umberto Bossi, sorpresa e l’amarezza.
Molti, nell’altro verso vomitano insulti per la Lega che sbeffeggiava una «Roma ladrona», ridono per le disavventure giudiziarie che stanno investendo la famiglia del senatur. A sorpresa, da parte opposta a quella che il partito de La Lega, Antonio Di Pietro non infierisce sulle difficoltà leghiste, definendo le dimissioni un atto dovuto. Altrettanto distaccati i finiani.
Non mancano quelli che oggi, sembrano godersi una scena che non porta altro che ulteriore strazio ad una nazione che non puo permettersi di andare oltre, come il figlio di Bettino Craxi, Bobo, e richiamano alla mente, con beffardi sorrisi, la coincidenza delle date: «Il 5 aprile 1992 finiva la prima Repubblica, il 5 aprile di vent’anni dopo finisce la seconda» afferma, citando la data delle elezioni che portarono al primo tracollo del pentapartito e anche all’ ingresso di Bossi in Parlamento.
Possiamo definire e riassumere cosi la situazione politica attuale che riveste il territorio Italiano e rappresenta in Parlamento l’orgoglio nazionale; quindici sono i partiti politici operativi (esclusi i Radicali Italiani apparentati con il PD e alcuni partiti regionali) :
PdL
PD
Lega Nord
Italia dei Valori
Unione di Centro e Movimento per le Autonomie
Futuro e Libertà per l’Italia
Alleanza per l’Italia
Liberal Democratici
Alleanza di Centro per la Libertà
Partito Repubblicano Italiano
Movimento associativo italiani all’estero
Noi Sud
i Popolari di Italia Domani
Partito Socialista Italiano
Questi sembrano non curarsi piu degli elettori che fiduciosamente, attraverso il voto, li hanno nominati per fare le veci di gente in difficoltà. Si muovono le telecamere all’interno del Parlamento e ciò che si scorge sono figure di uomini intenti a discutere per interessi personali, gente che si offende a vicenda con insulti scritti ed urlati, non curanti di chi non ha piu neanche la forza di gridare il proprio sdegno, politici che mangiano e bevono, viaggiano e vivono a spese di chi non riesce a fare i conti con uno stipendio troppo esiguo per arrivare a fine mese.
In questi anni i giudici hanno fatto luce su intrecci corrotti, portando avanti cause giudiziarie che, per la maggior parte delle volte non hanno visto nessuna condanna, e in quei pochi casi, si presentavano agli occhi di tutti, pene troppo lievi, al confine del ridicolo, per chi non si assume la responsabilità che investe una carica politica. Molti si interrogano sugli esiti a cui tutto questo sistema porterà, alcuni, si fanno forza con la voce di quei pochi che, come Beppe Grillo, trovano ancora la forza di gridare <<Ora possiamo cambiare. Una nuova società in cui ognuno conta uno e i nostri figli contano più di ogni altra cosa è possibile.>>
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