La comunicazione politica all’epoca dei social, tra disintermediazione e orizzontalità
5 Ottobre 2023 – 17:07 | Nessun commento

E’ fenomeno orami consolidato, da almeno 10 anni a questa parte, il direttissmo comunicativo permesso ai soggetti politici dai social networks. Da questo punto di vista è possibile parlare di un fenomeno di mediatizzazione della politica o webpolitics, che garantisce una diffusione ad una platea straordinariamente più ampia del messaggio politico.La mobile revolution ha reso poi i social media straordinariamente piu’ diffusi e pervasivi, garantendo inoltre l’immediatezza del messaggio politico.In un metaverso che vede archiviata… Read more

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Per natale? Regalatevi un peluche

Scritto da – 26 Dicembre 2010 – 11:182 commenti

Festività natalizie. Un intento “nobile”: farci mangiare più del dovuto. Quando si avvicina il Natale, sento la gente che discute indefessa su una questione di vitale importanza: il menù. Che si mangia? Primo, secondo, terzo, quarto, quinto e sesto: una quantità enorme di cibo tale da farci rischiare una bella e salutare lavanda gastrica. Magari non abbiamo i soldi per piangere: ma le tradizioni culinarie, ebbene no, non possono mancare. Sennò, il Natale cosa sarebbe? Ci ingozziamo, poi consultiamo la bilancia e la malediciamo: è una prassi per noi edonisti. Il Natale ci consente di passeggiare per comprare regali da poter scambiare con chi ci pare: sperando che, quelli ricevuti, siano più costosi dei devoluti. Volete mettere la soddisfazione? Tié, non ci ho rimesso e tu ci hai perso, pirla! Certo, il Natale ha delle pecche: ogni tanto siamo costretti a recitare qualche preghierina dinnanzi al presepio, con un bambin Gesù che ci guarda annoiato e perplesso; costretti a pronunziare frasi convenzionali su “quanto bisogna essere buoni, generosi e magnanimi”: insomma, le solite palle.

A proposito di regali: mi è capitato di parlottare con due amiche, maniache dello shopping. Ebbene, per Natale queste due mie amiche mi hanno confessato che vorrebbero, anzi, pretendono due cuccioli di Labrador. Io ho ricordato loro che dovrebbero pensarci su prima di prendere questa importante decisione: un cane non è un aggeggio da regalare come se fosse un giocattolo, per poi buttarlo alla prima occasione. Ma loro, da brave bimbe viziate, hanno sottovalutato il problema e mi han detto: “Tranquillo, un posto lo troviamo. Vogliamo il cagnolino!”. Sottovalutare la questione della collocazione, dell’accudimento responsabile di queste creature, significa essere affetti da stoltezza e insensibilità. E poi, scherziamo? Loro (come tanti) il cane lo vogliono statuario, scarno di imperfezioni fisiche: davvero si vuole far brutta figura dinnanzi alla platea giudicatrice?

Quasi il 40% dei cani regalati per le feste, secondo l’AIDAA (Associazione Italiana per la difesa di animali e ambiente), vengono abbandonati dopo poco: quasi 4 su 10. Questa associazione animalista ha creato una petizione, dal nome “proibitovenderecucciolianatale”, che si pone il fine di sensibilizzare il Governo affinché possa legiferare per combattere abusi e pratiche insensibili contro gli animali. “Il nostro obbiettivo con questa raccolta di firme natalizie per chiedere il divieto di vendita dei cuccioli di animali nei giorni di Natale è quello di sensibilizzare sia il governo chiedendogli di attuare questa nostra proposta – dichiara Lorenzo Croce presidente di Aidaa – ma anche di sensibilizzare l’opinione pubblica affinché in questi ultimi giorni prima delle vacanze si astenga dal comperare cuccioli di cane e di gatto o di altri animali come fossero dei semplici regali da mettere sotto l’albero” (http://www.firmiamo.it/proibitovenderecucciolianatale)

Molta gente, pur di ricevere un cane di razza (ossia, secondo loro, perfetto), è capace di rivolgersi a quei venditori che direttamente li importano clandestinamente da paesi dell’est. In quelle zone, si allevano i cani in maniera spregiudicata, crudele, sottraendoli troppo presto alle madri: con conseguenze devastanti per la salute dei cuccioli. Molti cuccioli importati clandestinamente, quasi sempre, non risultano vaccinati, curati a dovere e, proprio per questo, moltissimi di loro muoiono per malattia durante il tragitto. Ma a quanto pare, molta gente se ne fotte o è malinformata (propendo per la prima opzione). Purtroppo il cane domestico incorre in un rischio: l’obesità. Sempre secondo l’AIDAA, 3 milioni di cani sarebbero a rischio obesità per il troppo mangiare che viene loro propinato. Hanno il diritto di diventare obesi come i loro padroni, non vi pare?

Una cortesia: evitate di comprare cagnolini tenerucci, tenerini, morbidosi e cucciolotti se non siete sicuri di poterli accudire a dovere. Se aveste la possibilità e l’intenzione di accudirli seriamente, rivolgetevi ad un canile. In caso contrario, specie a Natale, regalatevi un peluche candido e profumato: magari di quelli che abbaiano a comando tramite telecomando.

Andrea Costanza


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