La comunicazione politica all’epoca dei social, tra disintermediazione e orizzontalità
5 Ottobre 2023 – 17:07 | Nessun commento

E’ fenomeno orami consolidato, da almeno 10 anni a questa parte, il direttissmo comunicativo permesso ai soggetti politici dai social networks. Da questo punto di vista è possibile parlare di un fenomeno di mediatizzazione della politica o webpolitics, che garantisce una diffusione ad una platea straordinariamente più ampia del messaggio politico.La mobile revolution ha reso poi i social media straordinariamente piu’ diffusi e pervasivi, garantendo inoltre l’immediatezza del messaggio politico.In un metaverso che vede archiviata… Read more

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Grillo è morto, viva Grillo

Scritto da – 6 Settembre 2012 – 15:38Un commento

Dopo il successo delle amministrative e la vittoria di Pizzarotti a Parma, i 5 stelle puntano al parlamento; secondo i sondaggi infatti il consenso del Movimento si attesta attualmente intorno al 21%. Se prima vigeva il silenzio stampa ora tutti parlano di Grillo, soprattutto i politici, intimoriti dalla perdita di elettorato. Grillo allora è razzista, qualunquista, populista, leghista, un clown, il nuovo Berlusconi; anche se per molti il fatto che a parlarne male siano personaggi del calibro di Sallusti, Ferrara e D’Alema diventa quasi motivo in più per dargli credito.

Ad assicurare al movimento gran pare del consenso di cui gode è stata la sfiducia crescente verso partiti e istituzioni; tra i tanti voti ottenuti infatti, molti sono quelli di protesta confluiti dalla Lega e da Idv. Il punto principale del programma 5 stelle è basta corruzione, ladri e mafiosi in parlamento ma basta anche con le lobby economiche e finanziarie protette dalla politica.

Il programma continua promettendo incentivi per la produzione di energie rinnovabili, il sussidio di disoccupazione garantito, sanità gratuita per le prestazioni essenziali e ticket proporzionali al reddito, risorse finanziarie statali erogate solo alla scuola pubblica, l’8 per mille donato alla ricerca medico scientifica. Insomma, mi verrebbe da dire sinistra ecologia e libertà! Sembra che i leghisti abbiano votato un movimento di sinistra e non se ne siano accorti (e la cosa non mi stupirebbe).

Il movimento, anche se ideologicamente di sinistra, non intende schierarsi politicamente. Grillo non ama le etichette, e dichiara che rimarrà antipartitico, ma non per questo antipolitico.

La rapida diffusione del movimento sul territorio è anche merito dell’ottima comunicazione di Grillo e del supporto della Casaleggio Associati che, con le sue aggressive strategie di viral marketing, ha monopolizzato la rete. Insomma, se qualcuno ancora pensa che per arrivare in parlamento basti farsi pubblicità porta a porta come i leninisti si sbaglia di grosso.

Grillo deve molto a Casaleggio ma pecca di ingenuità affidandogli così tanto potere, e qui arriva la nota dolente,; tra le tante contestazioni fatte a Grillo c’è quella di essere, a detta di molti 5 stelle, manovrato da Casaleggio. La sua società dovrebbe occuparsi solo del sito, ma pare che influenzi anche le decisioni politiche, le nomine e come nel caso di Tavolazzi, le epurazioni.

Ciò ha portato a un’altra polemica e cioè la poca democrazia all’ interno del partito, che non ha uno statuto né una gerarchia e non intende averla. Le decisioni vengono prese da Grillo e dalle votazioni sul blog e non esiste un coordinamento nazionale. Tutto questo preoccupa in vista delle elezioni, come anche il programma troppo scarno che Grillo promette, verrà ampliato a suo tempo.

A questo punto sorge spontaneo chiedersi chi si candiderà alle elezioni. Grillo, che si definisce portavoce del movimento e non leader politico, dice che a candidarsi non ci ha mai pensato. Quindi largo a volti nuovi tramite primarie via web, ma senza linee guida e con liste aperte a tutti c’è il rischio che tra i candidati ci siano delle teste calde, per non dire di peggio. Personaggi come Francesco Perra, candidato alle scorse comunali di Cagliari, attualmente espulso dal movimento; aveva pensato bene di andare in televisione a dire che il matrimonio omosessuale è paragonabile a quello tra animali.

Nel candidare sconosciuti però, potrebbero esserci anche dei risvolti positivi.

Secondo Grillo, il candidato 5 stelle, come nel caso dell’aspirante sindaco di Milano alle scorse comunali Mattia Calise, deve avere più attitudini che competenze. Non deve avere idee sue come un politico tradizionale, abituato a imbonire il popolo, ma deve essere un semplice tramite che discute con i cittadini le decisioni da prendere. È la concezione del politico che cambia; da mestierante passa a semplice delegato. Le decisioni importanti, dice Grillo, verranno prese tramite referendum consultivi sul web senza quorum, ciò significa che decideranno le sorti del paese tutti i cittadini informati e informatizzati. Questo è il vero potenziale del movimento, non un partito bensì democrazia.

Tutto molto bello, ma per ora anche utopico.

Il cambiamento, si sa, necessita di una nuova mentalità. Finché i cittadini continueranno a votare aspettando che arrivi qualcuno a cambiare le cose per loro non cambierà mai niente. Nessuno ci salverà: né Grillo, né una nuova alleanza di centro, né i tecnici. Le idee dovranno venire dal basso ed è per questo che c’è bisogno di giovani, non perché senza esperienza e labili ma perché capaci di concepire soluzioni nuove, fuori dagli schemi. Se non impareremo a pensare in modo diverso verremo sempre manipolati, ieri da Berlusconi con la tv, domani da Casaleggio tramite il web.

La democrazia non è un diritto e per averla dobbiamo dimostrare di meritarcela, oggi più che mai.

Beatrice Mlani

 

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