Associazionismo, il nuovo Umanesimo
Nuova ondata di interesse per club e associazioni. Sempre più persone richiedono l’iscrizione a un circolo per estendere la propria rete di amicizie. Lo scopo? Lavoro, carriera, spirito di servizio, o semplicemente voglia di fare pubbliche relazioni. Nella vita di tutti i giorni incontriamo persone che fanno obbligatoriamente parte della nostra professione o famiglia, ma raramente dei nostri interessi, che siano sportivi o ludici. Motivo? Mancanza di tempo. Vediamo le Org che in Italia vanno per la maggiore. Le più esclusive (nel senso che hanno facoltà di escludere persone che non rientrano nei loro target) sono sicuramente i circoli canottieri e i circoli della caccia. Nati anticamente come circoli sportivi e venatori, ora sono quasi esclusivamente luoghi di incontro conviviale. Nomi illustri fanno parte di questi circoli, dove la quota di partecipazione annua è molto alta (si parla di diverse migliaia di euro) ed è la prima forma di selezione. Meno esclusivi e più radicati sul territorio sono i club come il Rotary International e il Lions Club International, organizzazioni nate con lo scopo di servire la comunità e fare beneficenza. Tra le associazioni più “intellettuali” troviamo l’Associazione Filomati, organizzazione nata con lo scopo di approfondire temi culturali e pubblicare le ricerche dei propri soci. Fondata in Italia nel 1826 come accademia, ha avuto un periodo di stasi fino alla rifondazione nel 2003-2005 e conta oggi 1200 aderenti, che ruotano intorno a segreterie locali composte da 10 o 30 membri attivi. L’Associazione Italiana Transumanisti è una organizzazione scientifica i cui membri possono approfondire tematiche quali le biotecnologie, l’automazione, l’ingegneria genetica ed altro ancora. L’Associazione Internazionale Nuove Scienze, con sede in Italia, ha scopi analoghi ma più ampi. Vi è poi il Movimento Umanista, che porta avanti un attivismo basato sulle idee del “nuovo umanesimo”, contro la guerra e le discriminazioni. Sempre più persone hanno interesse ad entrare in queste realtà associative. Che sia la fine dell’individualismo per come lo conosciamo?
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