La comunicazione politica all’epoca dei social, tra disintermediazione e orizzontalità
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La comunicazione politica all’epoca dei social, tra disintermediazione e orizzontalità
5 Ottobre 2023 – 17:07 | Nessun commento

E’ fenomeno orami consolidato, da almeno 10 anni a questa parte, il direttissmo comunicativo permesso ai soggetti politici dai social networks. Da questo punto di vista è possibile parlare di un fenomeno di mediatizzazione della politica o webpolitics, che garantisce una diffusione ad una platea straordinariamente più ampia del messaggio politico.La mobile revolution ha reso poi i social media straordinariamente piu’ diffusi e pervasivi, garantendo inoltre l’immediatezza del messaggio politico.In un metaverso che vede archiviata… Read more

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P4, spuntano nuove rivelazioni

Scritto da – 8 Luglio 2011 – 17:4919 commenti

Il deputato del Partito delle Libertà On. Alfonso Papa il 4 luglio 2011 afferma sul corriere della sera di essere la “vittima di un massacro mediatico… su di me è stata scritta una montagna di menzogne”. Lo sfogo del parlamentare si deve alla recente inchiesta P4, che si va ad aggiungere alle passate P3 e P2. L’ultima “P” è stata scoperta grazie alle intercettazioni e le indagini verso lo stesso onorevole, nonché nei confronti di tale Luigi Bisignani, manager, consulente e faccendiere, già reduce della “mitica”associazione Propaganda due. Secondo l’accusa i due fanno parte di un’organizzazione che ricerca notizie riservate per favorire loro amici, o ricattare persone, tra cui anche membri importanti delle istituzioni pubbliche. Queste informazioni l’on. Papa le ha adoperate in prima persona, altre volte le ha “passate” al sign. Bisignani. Quello che si evince dall’inchiesta ( perlomeno quello che ci è dato di sapere per mezzo dei media) è che i due personaggi hanno stretti rapporti con molte cariche statali, pubblici ufficiali, membri influenti delle forze armate, addirittura con i servizi segreti. Per comprendere meglio il potere di questi personaggi abbiamo le testimonianze di alcune donne. Sempre secondo quanto riportato da Il Corriere della Sera, durante l’interrogatorio del 12 aprile, la sign.ra Maria Roberta Darsena ha raccontato: “Ho conosciuto Alfonso Papa nel 1999. Il nostro è stato un rapporto personale. Nel 2005 mi sono trasferita a Roma per seguire un corso di preparazione per il concorso in magistratura e Papa mi disse di mandare il mio curriculum alle Poste perché lui avrebbe potuto farmi entrare essendo amico dell’ex presidente Cardi. Al riguardo vi posso dire che lui chiamava direttamente il presidente. Sono stata assunta dopo un colloquio prima con uno stage di sei mesi e poi, automaticamente, a tempo indeterminato”. Maria Elena Valenzano, assistente parlamentare dell’on. Papa, ha parlato della consulenza ottenuta per mezzo di Angelo Chiorazzo, indagato insieme al sottosegretario Gianni Letta dalla magistratura di Lagonegro per una vicenda legata ai servizi nei centri per l’immigrazione. Ancora, Gianna Sperandio, convocata dai magistrati perché ha una carta telefonica utilizzata da Papa, e perché spesso abita in un appartamento di via Capo le Case, al centro di Roma, che risulta proprio a disposizione dello stesso. Ai magistrati la ragazza ha raccontato di avere una Jaguar intestata acquistata nell’ottobre-novembre 2010 e che le è stata regalata da Papa; che una volta è andata a Conegliano con una Ferrari che le ha prestato l’onorevole e che a sua volta gli avevano prestato; che Papa le ha fornito una tessera di riconoscimento emessa dalla Camera dei Deputati per poter accedere a Montecitorio.

Mi viene da pensare che questi personaggi non fanno nulla per non essere notati. L’inchiesta continua. “Poi spero che tutte le mie parole siano verificate” prosegue Papa . “A quel punto, quando tutto questo sarà accaduto, tutti potranno agire, e , votare, secondo coscienza”, sottoscrivendo “ogni parola” del discorso di Alfano, in particolare quando il neosegretario del Pdl ha evocato un “partito degli onesti”: “Mi ritengo un persona onesta e perbene”. Strano. Pensavo che avrebbe esclamato: “Sono colpevole, ho sbagliato, sono un disonesto”. Ma perché tutta questa fioritura di gilde commerciali segrete ed illegali? Perché, soprattutto, risulta che ci sono sempre appartenenti delle istituzioni che hanno connivenze con tali personaggi? Pare che non voglia proprio terminare la tradizione “fondata” dal maestro venerabile della Loggia Propaganda Due, poi staccatasi dalla massoneria, Licio Gelli. Forse se alcuni nostri compatrioti italiani cercassero di essere un po’ più affaccendati e un po’ meno faccendieri, questo sarebbe un Paese che potrebbe addirittura combinare qualcosa… O forse la P5 avrà più fortuna?

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