Accade che un venerdì mattina di un luglio infuocato, la tua casella di posta, oltre ad essere bersagliata dallo spam delle offerte di allungamento del pene e i bonus per i siti di Casinò online la cui vincita servirà poi a pagarsi l’operazione, riceva la periodica “Soul Newsletter Area Umanistica”. Per chi non lo sapesse, Soul è l’acronimo di “Sistema Orientamento Università Lavoro”, il portale in cui gli studenti dei tre Atenei della Capitale possono  trovare offerte di lavoro precario, gratuito, sottopagato e con possibilità  d’inserimento nelle statistiche Istat buone per giustificare qualche riforma  del Lavoro e fare i titoli del tg di Mentana. Una vera e propria manna per gli  studenti delle facoltà umanistiche, che possono candidarsi alle offerte di  laurea che hanno sempre sognato:  operatore di call-center, dialogatore a  progetto per qualche Onlus di stampo umanitario che vuole salvare tutti tranne te, cassiere di supermercato e agente precario presso una compagnia di assicurazioni. Alla faccia di quelli che dicevano che con Lettere non ci avresti fatto nulla.

Una parte del sistema è dedicata alle offerte di lavoro, l’altra alla ricerca dei tirocini. In primo piano, pubblicato in data giovedì 5 luglio 2012, c’è un “Ufficio Stampa” che sta cercando proprio te. Si tratta di uno stage gratuito dalla durata di sei mesi, in cui il candidato dovrà svolgere i compiti di redazione di comunicati, gestire i rapporti con i media e monitorare le agenzie di stampa. Fin qui tutto normale, a parte che alla voce “azienda” ci sia il “Gruppo parlamentare Futuro e Libertà per l’Italia” e che lo stage sia rivolto ai laureati della facoltà di Lettere dell’Università Roma Tre. Probabilmente i dirigenti avranno pensato che la quantità di zecche comuniste presenti nell’Ateneo retto da Guido Fabiani fosse minore rispetto a quello spending reviewed di Luigi Frati XIV. Improvvisamente affetto dalla sindrome di Beppegrillo.itte, ti viene da pensare che quel posto non lo abbia voluto nessuno proprio perché era gratuito, altrimenti un cugino di Filippo Rossi o un nipote di Fabio Granata lo avrebbero trovato.

Rinsavito, cominci a riflettere sul fatto che in sei mesi potresti conoscere qualche Onorevole in grado di raccomandarti per qualche posto di lavoro a tempo indeterminato in uno dei ministeri a disposizione; oppure, nel peggiore dei casi, un ringhiare a vita dietro uno sportello delle famigerate Poste Italiane. Il masochismo ti porta a cliccare sulla descrizione dell’azienda, che così recita:

“Il Gruppo Parlamentare Futuro e Libertà per l’Italia nasce il 5 agosto 2010 con la volontà di dare un nuovo volto alla politica italiana mettendo in prima fila i giovani, le loro idee, la loro passione. Campeggiato dal Presidente l’On. Italo Bocchino e fiancheggiata da 34 deputati il Gruppo Futuro e Libertà per l’Italia ha dato voce al filone “finiano” ovvero al lavoro parlamentare, politico e sociale del Presidente della Camera l ‘On. Gianfranco Fini.”

Tanto per fare un’esegesi (sì, esegesi) si noti come il voler mettere in prima fila i giovani, le loro idee, la loro passione, cozzi con sei mesi di stage non retribuito. Salvo che la logica non sia: giovane, noi ti mettiamo in una posizione di prima fila all’interno del partito, abbiamo bisogno della tua passione e di credere in ciò che fai per noi, anche se non ti paghiamo. Hai qualche idea? Sì, pagatemi. Esilarante il modo in cui si chiarisca il ruolo di Italo Bocchino, che campeggia il gruppo, ovvero si accampa con i 34 fiancheggiatori. Un linguaggio che rasenta il militaresco, il quale suggerisce l’immagine di una vera e propria guerra di posizione tra i banchi di Montecitorio in attesa di attaccare gli scranni nemici, difendendo quello più alto del Presidente Fini contro l’assalto degli ex camerat…ehm, amici di partito di quella che fu “An”.

Possibile che i 34 fiancheggiatori non possano sottrarre dal loro lauto stipendio, una quota simbolica che possa garantire un minimo di rimborso spese allo stagista futurista? Non è escluso che gli si propongano altri tipi di remunerazioni, quali: un giretto con l’auto blu di Fini durante il week end per portare a cena fuori la ragazza, facendo così una minore figura da morto di fame; portarsi a casa le cravatte scartate da Fini provenienti dal negozio di abbigliamento di fiducia; diventare campione di freccette grazie agli insegnamenti di Fabio Granata e allenandosi con le foto di Gasparri e La Russa utilizzati come bersagli; soggiorno gratuito presso l’appartamento di Montecarlo appartenente forsechissànonsiècapito alla famiglia Tulliani; un pacchetto famiglia delle tessere del movimento. La cosa sconcertante è che questo annuncio rappresenti un segnale di come i partiti non servano più nemmeno a trovarti un lavoro. Poi dice che uno vota Grillo.

Se qualche studente di Roma Tre vuole candidarsi (entro il 15 luglio), basta collegarsi al sito: www.jobsoul.it. A patto che poi ci racconti come è andata.

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