La comunicazione politica all’epoca dei social, tra disintermediazione e orizzontalità
5 Ottobre 2023 – 17:07 | Nessun commento

E’ fenomeno orami consolidato, da almeno 10 anni a questa parte, il direttissmo comunicativo permesso ai soggetti politici dai social networks. Da questo punto di vista è possibile parlare di un fenomeno di mediatizzazione della politica o webpolitics, che garantisce una diffusione ad una platea straordinariamente più ampia del messaggio politico.La mobile revolution ha reso poi i social media straordinariamente piu’ diffusi e pervasivi, garantendo inoltre l’immediatezza del messaggio politico.In un metaverso che vede archiviata… Read more

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L’affaire Marino: scontri e scontrini nella città dei Casamonica

Scritto da – 20 Ottobre 2015 – 17:14Nessun commento

marinoDopo la gogna mediatica di questi giorni, esce di scena il Sindaco Marino. In questi anni, purtroppo abbiamo assistito al peggio per quanto riguarda gli scandali politici: assessori implicati con la Mafia, appalti truccati, voti di scambio, finti titoli di studio. Eppure, il caos generatosi attorno all’ormai ex sindaco di Roma, sembra quasi non avere precedenti. Neanche vivessimo nel più virtuoso e corretto paese del mondo. Naturalmente ciò non giustifica i (presunti) illeciti del quale Marino è accusato, ma ci lascia qualche dubbio il focolare che la stampa ha creato negli ultimi mesi di giunta Marino. Eppure, le prospettive non erano affatto malvagie. Dopo aver stravinto le primarie, ed aver creato una coalizione che comprendeva tutte le forze del centro-sinistra, Marino si era imposto anche nelle elezioni politiche, diventando il nuovo Sindaco capitolino. Da allora, sono state ben poche le note positive a suo favore. Con questo vogliamo additarlo come il peggior sindaco che Roma abbia avuto? Assolutamente no. Non ci dimentichiamo che venivamo dagli anni bui di Alemanno (soprannominato “AleDanno”). Ovvero, venivamo da anni nei quali la giunta romana aveva fatto sodalizio con la criminalità organizzata cittadina, aveva completamente ignorato le necessità materiali della città, ed aveva instaurato rapporti poco chiari con l’estrema destra romana. Infatti, la cosa che fa più sorridere di questa vicenda, è proprio che tra le fila di contestatori anti Marino che nei giorni scorsi si sono susseguiti davanti il Campidoglio, erano moltissime le bandiere di Fratelli d’Italia e Forza Italia; ovvero i due partiti più implicati, insieme al PD, nello scandalo di Mafia Capitale. Per farla breve, gli stessi sostenitori di Alemanno strillavano a gran voce che Marino doveva andarsene, nonostante l’ex Sindaco sia implicato fino al collo in vari processi riguardanti la sua gestione della città: secondo la Procura, l’ex sindaco avrebbe ricevuto somme di denaro, quasi tutte attraverso la fondazione Nuova Italia. Gli inquirenti parlano di 125mila euro ricevuti tra il 2012 e il 2014 (quindi tra la fine del mandato e l’inizio della giunta Marino) da Salvatore Buzzi, tramite l’ex ad di Ama Franco Panzironi, a sua volta condannato a 5 anni per lo scandalo Parentopoli scoppiato sotto la giunta Alemanno. Insomma, corruzione e finanziamento illecito. Non male, per chi grida “onestà” in piazza!

Detto ciò, non esce di scena nemmeno il miglior sindaco che Roma abbia mai visto. Sono stati molti i romani che avevano riposto in Marino piena fiducia; avevano creduto nelle sue promesse elettorali e sperato per una volta di veder davvero cambiare questa bellissima città. Una città che da troppi anni è vittima di giunte incompetenti ed ostaggio di delinquenti ed imbroglioni. Eppure, nonostante l’ampio consenso, le scelte dell’ex sindaco sono state molto deludenti. Quali? Andiamo a vederle nel dettaglio: il progetto dell’area pedonale, ovvero una scelta positiva ed al passo coi tempi, soprattutto per una città come Roma, se non che, la viabilità “alternativa” creata ad hoc per la pedonalizzazione è qualcosa di incredibilmente sbagliato; strade chiuse, traffico in tilt, code chilometriche e minuti interminabili bloccati nel caos di San Giovanni. Una Roma paralizzata dall’incompetenza di strategie scellerate da parte della giunta capitolina. Altra grande delusione, la scelta di taluni assessori; personaggi che non hanno mai vissuto a Roma, e che infatti non hanno saputo quasi mai fare scelte consone. Il totale disinteresse nei confronti dei reali problemi della città; da sempre Roma ha tre grandi “macro” problemi: il manto stradale, il sistema fognario, il trasporto pubblico. Marino non ha saputo minimamente metter mano a questi tre problemi.

Il manto stradale continua imperterrito ad essere tra i peggiori al mondo. Quando giri per Roma con la macchina o con il motorino, puoi tranquillamente scegliere quale buca prendere, visto che è impossibile evitarle tutte. Le fognature, non sono state sistemate, tanto che ogni volta che accade quell’incredibile avvenimento atmosferico chiamato pioggia, la città si allaga, divenendo un grande laghetto artificiale. Certo, è un problema muoversi da una parte all’altra della capitale in quei giorni, però hai delle piscine a cielo aperto magnifiche. Infine l’ATAC; venivamo dagli scandali di Parentopoli con Alemanno, dove il servizio pubblico romano era stato intasato da parenti di vario grado dell’ex sindaco. Ora speravamo che Marino finalmente mettesse mano all’Atac, sistemando una volta per tutte questo incredibile deficit locale. Nella città eterna, non vi è la possibilità di muoversi mediante il trasporto pubblico. Metro che passano ogni dieci minuti; vagoni stracolmi di gente come fosse un carro bestiame; autobus perennemente in ritardo. Ed il Venerdì? Beh il Venerdì non manca mai lo sciopero dei mezzi di trasporto pubblici. Daje! Come scriveva Marino in campagna elettorale. Ed ancora, i vari sgomberi che si sono susseguiti in varie parti di Roma. Credevamo conclusasi la parentesi sgomberi con la caduta di Alemanno e Co. Ed invece, ancora oggi, siamo costretti ad assistere a famiglie di richiedenti asilo costretti a dormire nei parcheggi o nelle piazzole, in tende di fortuna, poiché la polizia ha distrutto dove dormivano. A Ponte Mammolo, un rifugio di richiedenti asilo è stato completamente distrutto, così che uomini, donne e bambini, per lo più somali ed eritrei, son stati costretti a dormire nel parcheggio della stazione metro. Sono stati i cittadini che vivevano li intorno a portargli cibo e tende. La polizia se ne è semplicemente disinteressata.

Nonostante ciò, alcune buone scelte l’ex sindaco le ha prese: una su tutte, la chiusura della discarica di Malagrotta, uno dei più grandi scandali della storia romana. Poi, è il caso di buttare un occhio alle finanze capitoline. Il debito finanziario di Roma, è un qualcosa che ci portiamo dietro da parecchio tempo. Se osserviamo con attenzione i dati, scopriremmo che nelle precedenti giunte, il debito era continuato a salire: Rutelli, con un aumento giornaliero di 892.937 euro; Veltroni, con un aumento giornaliero di 416.476 euro; Alemanno, con un aumento giornaliero di 450.160 euro; ed infine Marino, il cui debito non solo non aumentava, ma diminuiva, con una media giornaliera di 12.987 euro. L’apertura dei cancelli di Ostia, la quale ha ridato la possibilità a Roma di spodestare un controllo illegale sull’accesso alle spiagge locali. C’è però da fare un appunto a riguardo; il caos lasciato dalle ruspe, ha fatto si che anche i servizi siano stati eliminati. Quindi, se è vero che ora i romani possono andare al mare liberamente dove vogliono, è pur vero che anche i bagni, i chioschi per mangiare ed i giochi per i bimbi non ci sono più. Tabula rasa. Infine, l’apertura della Metro C, i cui cantieri vanno avanti da anni, divenendo quasi parte integrante del panorama cittadino. Finalmente ora un tratto di metro è stato aperto, in attesa delle restanti stazioni. In sunto, possiamo però tranquillamente dire che quello di Marino è stato un mandato con ben pochi risultati. Da “Marziano”, a “Fallimentare”.

La cosa buffa, è che non siano state le sue infelici scelte politiche a segnare la fine del suo mandato, bensì “scontrini”. Nella città dei Casamonica e degli appalti truccati, la goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato un “banale” (Si va nel penale, di banale c’è ben poco a dirla tutta) scontrino. Non gli è bastato neppure far fuori SEL ed inserire una miriade di assessori renziani per restare al Campidoglio: Renzi erano mesi che voleva liberarsene, e così è stato. Il PD romano, con Orfini in testa, ci ha messo pochissimo ad inorridirsi per le cene di Marino. Ci metterà di sicuro un po’ più di tempo, a scandalizzarsi per i nuovi alleati di governo, come Denis Verdini, rinviato a giudizio per truffa, corruzione, bancarotta, finanziamento illecito ed implicato nello scandalo P4. “Il Re ha parlato!” E Marino è caduto.

Così facendo, la città finisce nel caos più totale. Probabilmente ora sarà chiamato un Commissario a presidiare Roma, proprio nel momento più caldo per la città, ovvero a pochi giorni dall’inizio del Giubileo. Difficilmente saranno indette elezioni prima della Primavera. Allora, vedremo quale partito sarà riuscito a convincere i cittadini romani. Sicuramente il Movimento 5 Stelle starà gongolando, poiché vede con chiarezza la possibilità di governare la capitale, visto gli scandali nei quali sono immischiati PD, Forza Italia, Fratelli d’Italia e varie forze cittadine. Ma attenzione ad Alfio Marchini, che potrebbe essere l’outsider giusto.
George Martin lo chiama il “Gioco del Trono”. Quello dello scrittore statunitense è un fantasy, ma la realtà non è troppo differente. Marino ha giocato, ed ha perso. Scopriremo a breve se Roma ci ha guadagnato oppure no!

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