La comunicazione politica all’epoca dei social, tra disintermediazione e orizzontalità
5 Ottobre 2023 – 17:07 | Nessun commento

E’ fenomeno orami consolidato, da almeno 10 anni a questa parte, il direttissmo comunicativo permesso ai soggetti politici dai social networks. Da questo punto di vista è possibile parlare di un fenomeno di mediatizzazione della politica o webpolitics, che garantisce una diffusione ad una platea straordinariamente più ampia del messaggio politico.La mobile revolution ha reso poi i social media straordinariamente piu’ diffusi e pervasivi, garantendo inoltre l’immediatezza del messaggio politico.In un metaverso che vede archiviata… Read more

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La “FIFA” del calcio mondiale: tangenti, mazzette e partite falsate

Scritto da – 8 Giugno 2015 – 12:27Nessun commento

FIFAItaliani, possiamo sorridere questa volta. Sapete perché? Perché lo scandalo che ha investito in questi giorni il mondo della FIFA, ci ha visti estranei ai fatti. Credete non sia una notizia degna di nota? Lo è, invece. Solitamente, siamo sempre i primi, quando si parla di corruzione e mazzette. Questa volta invece, il polverone lo ha alzato l’FBI, assestando un colpo micidiale all’organizzazione calcistica. E’ venuto alla luce un vero e proprio sistema di tangenti, fin dal Mondiale di Francia 1998. Il primo ad ammetterlo è stato l’ex manager della FIFA, Chuck Blazer, che ha esplicitamente parlato di fondi illegali, arrivati per assegnare a questa o a quella nazione i mondiali. Dal mondiale francese, si è passati a quello di Corea e Giappone, nel 2002; poi quello tedesco, del 2006; quello del 2010, giocatosi in Sud Africa, ed infine l’ultimo mondiale, quello brasiliano, dello scorso anno. Ma la lista non finisce qui, poiché sono finiti nel mirino dell’FBI anche i mondiali futuri, che la FIFA ha già assegnato alla Russia, nel 2018, ed al Qatar, nel 2022. Quest’ultimo in particolare, sembra il più assurdo di tutti, visto che si sarebbe dovuto giocare in inverno, a causa delle elevate temperature del paese. Insomma, ci stavamo giusto chiedendo cosa fosse saltato in mente alla commissione FIFA per assegnare un mondiale ad un paese del genere. Forse le risposte ce le ha fornite l’FBI.

Ma il sistema di tangenti e mazzette non avrebbe riguardato solamente il luogo dove i mondiali sarebbero stati disputati. La mafia, perché di questa parliamo, voleva anche decidere quali squadre dovessero andare avanti, e quali dovevano vincere. E così, nell’inchiesta sono finite anche le partite stesse. In primis, quell’assurdo mondiale giocato in Corea e Giappone nel 2002.

Raramente si è assistito ad un torneo calcistico così falsato. Questo perché si fece di tutto per mandare avanti la squadra di casa, la Corea del Sud. Noi italiani ricordiamo fin troppo bene quella giornata. L’arbitro Byron Moreno, che fa di tutto per eliminarci, ed alla fine ci riesce. Oggi l’FBI ha scoperto un vero e proprio piano preventivo per eliminare l’Italia in quella partita. Mohammad Guezzaz, il quarto uomo di quel Corea – Italia, convinse il suo caro amico Blatter a decretare in anticipo l’esito di quella sfida. Questo perché Blatter era facilmente ricattabile da Guezzaz, amico storico di Issa Hayatou, boss del calcio africano, nonché una vera e propria fucina di voti per il presidente FIFA. Il piano in favore della Corea, non si limitò però solamente all’Italia. Ai quarti di finale, infatti, toccò alla Spagna subire la nostra stessa sorte. Stessa cosa per il Portogallo. Insomma, una vera e propria organizzazione mafiosa, eretta al di sopra di tutto e tutti.

Nel mirino però, sono finiti anche altri episodi calcistici, come le tangenti pagate all’Irlanda per mettere a tacere la loro eliminazione, causata da un gol di Henry palesemente irregolare. L’attaccante francese, infatti, forse memore della celebre “Mano de Dios” di Maradona, decise di chiudere il discorso qualificazione con il proprio braccio. E tanti saluti agli irlandesi.
Tutto ciò, è avvenuto poco prima delle elezioni per il nuovo presidente FIFA. Naturalmente, logica vorrebbe che un personaggio come Blatter, che figura tra gli indagati dell’FBI, non fosse nemmeno candidabile. Invece, assurdità delle assurdità, non solo lo svizzero si candida, ma vince anche le elezioni, ricoprendo nuovamente la carica di Presidente.
Soltanto il 3 Giugno, Blatter ha finalmente fatto un passo indietro, dopo che il suo braccio destro, Jerome Valcke, è stato coinvolto nello scandalo. Il nuovo mandato è dunque durato 4 giorni. Dimettersi (o non presentarsi proprio) prima, era chiedere troppo? Evidentemente si. Questa gente non sa nemmeno cosa sia la dignità. Finché non li si trova con il coltello in mano, loro sono “innocenti”. Questa volta però, gli è andata male. Naturalmente si aspettano gli sviluppi dell’inchiesta, ma per lo meno, possiamo dire una cosa: Addio Blatter, non ci mancherai.

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