La comunicazione politica all’epoca dei social, tra disintermediazione e orizzontalità
5 Ottobre 2023 – 17:07 | Nessun commento

E’ fenomeno orami consolidato, da almeno 10 anni a questa parte, il direttissmo comunicativo permesso ai soggetti politici dai social networks. Da questo punto di vista è possibile parlare di un fenomeno di mediatizzazione della politica o webpolitics, che garantisce una diffusione ad una platea straordinariamente più ampia del messaggio politico.La mobile revolution ha reso poi i social media straordinariamente piu’ diffusi e pervasivi, garantendo inoltre l’immediatezza del messaggio politico.In un metaverso che vede archiviata… Read more

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Matrimoni gay, a New York diventano Legge

Scritto da – 8 Luglio 2011 – 11:38Nessun commento

“L’omosessualità è un dono del cielo se la si vive senza abbagli e se si investe la sua passionalità nella propria solitudine”. Queste le parole di Aldo Busi in un’opera del 1988, “Sodomie in Corpo”; il messaggio, assolutamente Pro-gay, seppur coniato da uno scrittore emerito italiano, sembra (a distanza di anni) aver oltrepassato l’oceano e aver destato un paese profondamente conservatore come L’America; da pochi giorni infatti, i matrimoni omosessuali a New York sono legge. La grande mela è dalla seconda metà di giugno il sesto stato americano in cui coppie omosessuali godono del diritto di sposarsi. Una legge questa, approvata con maggioranza bipartisan e che mette le coppie gay sullo stesso identico piano di ogni altra coppia eterosessuale newyorkese; stupisce inoltre che tra i voti a favore spuntino quelli di alcuni repubblicani. Dovrà passare un mese prima che le coppie gay possano ufficializzare il loro rapporto con il matrimonio, ciò significa che già dalla fine di luglio potremmo assistere a celebrazioni di matrimoni omosessuali che segneranno un cambiamento storico per la città ed i suoi abitanti. Festeggiamenti e urla di giubilo hanno inondato le strade di New York fino a notte fonda, star di Hollywood come Ricky Martin e Lady Gagà hanno esternato una gioia profonda, mentre il voto veniva accolto festosamente in vari quartieri dove la concentrazione di coppie gay è ad oggi molto alta; primo su tutti il Greenwich Village; qui alle dieci della storica sera si era radunati nei ristoranti e nei bar, catturati dagli schermi, non per assistere ad una finale di baseball, ma per seguire in diretta le operazioni di voto che hanno segnato la nascita di una riforma storica. Chi ha reso possibile questo cambiamento è stato il democratico Andrew Cuomo, battutosi senza la minima riserva a favore della riforma, ha raccolto numerosi consensi, resi un po’ più amari dalla preoccupazione della chiesa cattolica di New York, particolarmente potente tra le comunità irlandesi e italo-americane. I vescovi si sono battuti fino all’ultimo ma alla fine, nonostante la strenua opposizione di Timothy Michael Dolan, arcivescovo della città e presidente della conferenza episcopale, il cambiamento c’è stato; lo stesso Dolan si è detto molto “preoccupato e dispiaciuto” perchè la nuova legge andava ad alterare la secolare visione del matrimonio che contraddistingue la chiesa cattolica; ma se in un primo momento si è parlato di cambiamento a livello legislativo, ci si è resi conto poi che dietro a tutto ciò c’era qualcosa di più importante e con uno spessore sicuramente maggiore, si è andati incontro ad una vera e propria evoluzione nel costume, un’ evoluzione che ha minato le più profonde convinzioni del nostro secolo e anche tanti pregiudizi. E così, mentre la maggior parte dei newyorkesi si mostra assolutamente favorevole ai matrimoni tra persone dello stesso sesso, alla chiesa cattolica arriva l’ennesimo smacco.

La reazione vaticana si è mostrata particolarmente aspra ed è arrivata in fretta direttamente sulle pagine dell’Osservatorio Romano; sul quotidiano della santa sede, viene specificato che gli omosessuali godono di rispetto e dignità da parte della chiesa cattolica, ma il vero e unico matrimonio resterà sempre quello caratterizzato dall’unione uomo-donna.. Si continua a negare qualsiasi cambiamento e\o punto d’incontro tra le due parti, soprattutto in Italia, un paese, a parer mio assolutamente penalizzato dalla presenza della santa sede. Chi dà il potere agli uomini della chiesa cattolica di dichiararsi portatori di un messaggio superiore? Chi dà loro il diritto di porsi in una posizione così privilegiata? Con quale coraggio si danno indicazioni sull’etica o sulla morale? Con quanta presunzione essi decidono cos’è giusto e cosa è sbagliato? Si continuano ad emettere giudizi tonanti e ci si scaglia contro coloro che vengono additati come peccatori, ma sono questi uomini di chiesa così puri e irreprensibili?

Il muro di pregiudizio ed odio che questi signori hanno innalzato comincia a cedere, purtroppo soltanto altrove, in quanto il nostro paese sembra essere forse troppo condizionato da un sistema politico arretrato e in rovina e da una chiesa che considera assolutamente incrollabili i suoi principi. Modernissima e civile, la grande mela continua a festeggiare lo storico risultato mostrando tutta la sua tolleranza; ogni omosessuale è alla pari di ogni eterosessuale e il suo matrimonio sarà protetto, riconosciuto e legale. Nel frattempo noi italiani, continuiamo pure a ringraziare la chiesa, il ministro Giovanardi (che vede le famiglie composte da gay come anticostituzionali) e tutti i bigotti che ancora ostacolano il nostro percorso nel diventare un paese civile e facciamo pure un plauso a tutti coloro che si sentono padroni di giudicare una persona soltanto per i suoi gusti sessuali. Ma non sarà che alla fine…la vera offesa alla costituzione siete proprio voi con la vostra mentalità ristretta e anche un po’ meschina??

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