La comunicazione politica all’epoca dei social, tra disintermediazione e orizzontalità
5 Ottobre 2023 – 17:07 | Nessun commento

E’ fenomeno orami consolidato, da almeno 10 anni a questa parte, il direttissmo comunicativo permesso ai soggetti politici dai social networks. Da questo punto di vista è possibile parlare di un fenomeno di mediatizzazione della politica o webpolitics, che garantisce una diffusione ad una platea straordinariamente più ampia del messaggio politico.La mobile revolution ha reso poi i social media straordinariamente piu’ diffusi e pervasivi, garantendo inoltre l’immediatezza del messaggio politico.In un metaverso che vede archiviata… Read more

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Comunione ad personam

Scritto da – 7 Settembre 2010 – 09:26Nessun commento

Conosciuta anche con il termine specifico di eucarestia, quella che cristiani e non definiscono “comunione” è il più importante sacramento istituito da Gesù durante l’ultima cena. Il privilegio riservato al cattolico durante la santa messa è quello di inglobare, grazie all’ostia consacrata, direttamente l’essenza di Cristo nel proprio essere.  Seconda la Chiesa Cattolica in ogni eucarestia si rinnova il sacrificio di Cristo per l’umanità, il Signore dà nuovo nutrimento all’uomo e nei versi di Giovanni troviamo le parole dello stesso Gesù: “ chi mangia la mia carne e beve il mio sangue avrà vita eterna ed io lo resusciterò l’ultimo giorno”.

Si entra in una sorta di unione mistica col messia e per ricevere tale privilegio bisogna essere puri, pienamente incorporati nella chiesa cattolica, essere in stato di grazia e dunque molto lontani dal peccato mortale. La comunione è vietata ai divorziati, a coloro cha non hanno tenuto fede al patto, al giuramento celebrato di fronte a Cristo durante le nozze. L’impressione popolare a seguito di alcuni recenti accadimenti deve essere stata un’altra: si è parlato, infatti, sulla stampa di “comunione abusiva”, un beneficio concesso al premier Silvio Berlusconi separato, dalla prima moglie, la signora Dall’Oglio e sposato in seconde nozze a Veronica Lario.

Durante i funerali mediatici di Raimondo Vianello, svoltisi a Roma il 17 di aprile, le lacrime, legittime e indubbiamente sincere per carità della vedova Sandra e del Premier Berlusconi, hanno conferito, certo, una maggiore spettacolarità alla trasmissione della cerimonia all’esterno della chiesa tramite maxischermo.

 Ecco come un momento di dolore, adornato dagli applausi di rito, diventa di dominio pubblico e non solo, mostra agli occhi di un’Italia sempre più in crisi, la presenza di questo “salvatore”dal cuore d’oro, che si prodiga per il prossimo: il Premier che vediamo sorreggere con le mani la testa della vedova Vianello, la consola e l’accompagna nel dolore; una scena che  non è passata inosservata ed ha generato dibattito.

C’è chi ha apprezzato il coinvolgimento emotivo di Berlusconi e chi l’ha trovato a dir poco fuori luogo, la solita trovata per far bella figura di fronte al volgo. Ma a far discutere è stato in particolare il fatto scandaloso che Berlusconi (divorziato e separato) abbia potuto beneficiare della comunione, quando ad un qualsiasi altro cristiano che abbia messo fine al suo matrimonio l’eucarestia sarebbe sicuramente negata.

Berlusconi ha forse una delega speciale da parte dello stato vaticano? È improbabile, anche perché sarebbe un permesso unico nel suo genere. Ha forse creato una legge apposita? O per il vaticano l’importante è che il cavaliere non ripristini l’ici sugli immobili della chiesa? L’ICI è un’imposta sugli immobili che viene pagata ai comuni dal 1992, appena nacque venne subito stilata una lista di esenzioni. A godere di questo beneficio furono gli enti ritenuti meritevoli, come gli ospedali, le  scuole e la chiese!

La Chiesa Cattolica ha goduto delle esenzioni anche per quanto riguardava “ambienti non meritevoli”, ad esempio, residenze estive, palazzi o immobili affidati alle banche.

Cos’abbiano di meritevole queste strutture è tutto da vedere, si potrebbe sindacare anche sulla loro utilità per la collettività. Nel 2005 il governo Berlusconi estende l’esenzione ICI anche agli immobili a scopo commerciale, a condizione che il proprietario dell’immobile non abbia natura commerciale. Sarà dunque un caso che gli enti ecclesiastici godano del titolo di enti non commerciali a vita? Il succo è che la quasi totalità di beni appartenenti alla Chiesa sono esenti da pagamento ICI.

Le domande sono tante, la risposta è una: il personaggio preso in questione evidentemente si sente così sopra le regole da poter violare leggi secolari ed essere libero di intercedere in favore dei potenti.

Tornando al fattore “comunione” di sicuro il sacerdote che ha dato l’ostia a Berlusconi avrebbe potuto agire o evitare lo scandalo.

Don Walter, il parroco che ha celebrato i funerali Vianello, dal canto suo dice che non si tratta di un privilegio:“me lo sono trovato davanti, in fila come tutti per fare la comunione! Cosa potevo fare, negargliela?”

Sicuramente si! È in suo potere ed essendo Berlusconi un personaggio pubblico, padrone dei maggiori mezzi mediatici in circolazione e perennemente in tv, di certo Don Walter era a conoscenza del suo divorzio.

Sarebbe bastato, ad evitare il tutto, la decenza del Premier che sapendo di essere, per la Chiesa Cattolica in condizione di peccato, avrebbe fatto meglio a rimanere seduto al suo posto durante il momento dell’eucarestia.

Ostentare ad ogni costo la sua fede non lo rende certo una persona migliore.

È anche vero dunque, che la discrezione dovrebbe partire, in questi casi, da personalità così note, ma  non è la prima volta che succede un fatto del genere; sempre lo stesso Berlusconi anni fa a Tunisi, durante i funerali di Bettino Craxi prese l’ostia da Don Verzè.

Il cavaliere è ad oggi, pluridivorziato e quindi si trova in uno stato non compatibile con la chiesa cattolica, la stessa chiesa che da anni sottolinea: “ai divorziati risposati il sacramento della comunione è assolutamente negato”, concetto ribadito anche da Papa Wojtyla e Ratzinger.

Ed è proprio a Papa Benedetto XVI che in questi giorni è stata inviata una lettera da parte di un Avvocato di San Benedetto del Tronto; Giuseppe Fabio Fabiani scrive infatti al Santo Padre chiedendo delucidazioni: “perché a lui si e ad altri comuni mortali no? Perché privilegiare il Premier e non andare in contro ai fedeli, che seppur divorziati, rimangono buoni cristiani e soffrono per questo divieto loro imposto?

Da parte sua il Papa, si è così espresso in merito: “ solo i puri possono ricevere l’ostia consacrata, il peccato si oppone all’eucarestia e ricevere l’assoluzione prima di fare la comunione è un obbligo; tuttavia il perdono è dato solo al fedele che s’impegna a non continuare nel peccato e a rinunciare alla libertà sessuale”.

I festini a palazzo Grazioli erano forse riunione spirituali?  Con astinenza sessuale e digiuni?

Anche il parere del Vescovo Emerito di Senigallia, Monsignor Odo Fusi Pecci è di aperta critica nei confronti del Premier : “Berlusconi verte in una condizione di peccato mortale che lo ha visto prima divorziato poi convivente di un’altra donna e non ha per altro, dimostrato in alcun modo pentimento o conversione, a tanto non basterebbe neppure una confessione, anzi ci vorrebbe un cambiamento di vita ed un comportamento coerente.”

Riguardo ai fatti di questi giorni viene però da pensare che l’ideale della chiesa venga meno di fronte a un autorità del genere e che tanta elasticità nei confronti di un solo individuo sia del tutto fuori luogo.

Sembra di sentire il rumore delle unghie sui vetri, quando poi, Monsignor Rino Fisichella interviene palesemente in favore di Berlusconi dichiarando: “ il Presidente Berlusconi, essendosi separato dalla seconda moglie, la signora Lario, sposata con rito civile, è tornato ad una situazione ex ante (espressione latina che significa “come prima” ).”

Ricapitolando, Fisichella dichiara che Berlusconi può accostarsi alla comunione perché dopo la separazione dalla signora Veronica, non vive più in uno stato permanente di peccato.

La domanda a questo punto e considerate le ultime dichiarazioni è lecita: anche al funerale di Craxi (nel 2000), Berlusconi si trovava in una situazione ex ante?

Giustamente indignati dovrebbero mostrarsi i credenti, nei confronti di un personaggio noto frequentatore di minorenni e prostitute.

L ’unica spiegazione possibile è che il Premier sia Dio e possa fare il suo comodo ogni qualvolta lo desideri.

A questo punto bisogna per forza fare dell’ironia e pensare che, la buonanima del grande Alberto Sordi avesse pienamente ragione, per la serie “io sono io e voi non siete un Ca…..”

Umorismo a parte…almeno la legge di Dio non dovrebbe essere uguale per tutti?

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