Truth: Mary Mapes, la voce del giornalismo al cinema
L’8 settembre 2004, quasi due mesi prima dalle elezioni presidenziali americane, il celebre programma televisivo statunitense 60 Minutes, trasmesso dalla CBS, mostrava in diretta quattro dei sei documenti testimoni del coinvolgimento dell’allora Presidente in carica George W. Bush nell’Air National Guard durante il 1972-73.
I Killian, così soprannominati i documenti in causa, raccoglievano severe critiche da parte del tenente colonnello Jerry B. Killian nei confronti del comportamento del Presidente Bush all’interno dell’Air Guard durante gli anni ’70. Veniva qui infatti spiegato come George W. Bush, attraverso appoggi e raccomandazioni, avesse eluso i propri doveri di soldato americano, riuscendo ad evitare l’arruolamento nella Guerra in Vietnam.
La puntata di 60 Minuti riguardante i documenti Killian venne diretta dalla giornalista Mary Mapes e condotta dall’anchorman Dan Rather che, pochi mesi dopo, dovettero rassegnare le proprie dimissioni a causa della controversia esplosa circa l’autenticità di quei documenti.
Truth – Il prezzo della verità è un film diretto da James Vanderbilt, al suo debutto alla regia, che racconta le vicende di questo scandalo, denominato Memogate, per poi ripercorrere gli ultimi giorni alla CBS di Mary Mapes e Dan Rather.
Tratto dalle memorie della Mapes, Truth and Duty: The Press, the President and the Privilege of Power, questo film vuole denunciare la progressiva scomparsa del vero giornalismo d’inchiesta a vantaggio del potere politico: la verità, come quella del titolo, sta diventando poco a poco troppo costosa e troppo rischiosa per chi decide di giocare a scacchi con i più potenti del mondo.
Mary Mapes e Dan Rather sono il simbolo di un giornalismo dalle mani legate, il ritratto di persone che mettono in gioco la propria carriera e la propria reputazione per la divulgazione della verità.
Ad impersonare questi coraggiosi personaggi, due fuori classe: Cate Blanchett, nuovamente interprete di un personaggio femminile dalla grande forza di volontà e sfrontatezza dopo quello della giornalista Veronica Guerin, uccisa per aver voluto denunciare il mondo della droga e della criminalità organizzata, e Robert Redford che, dopo Tutti gli uomini del presidente e Leoni per Agnelli, affronta un nuovo film-testimonianza della lotta contro il potere politico.
Nel film, oltre alla Blanchett e Redford, troviamo un cast di tutto rispetto, tra cui anche Philip Quast, il grandissimo attore teatrale che torna al cinema dopo 4 anni di assenza.
Dopo il capolavoro del 2008 firmato Ron Howard Frost/Nixon – il duello, in cui lo spettatore assisteva ad un intenso incontro di botta e risposta tra David Frost e il presidente Richard Nixon riguardo allo scandalo Watergate, torna al cinema un film sul giornalismo che vale, quello di cui avremo sempre bisogno, fatto da giornalisti che vogliono fare del proprio lavoro una missione in cui il primo obiettivo è quello di distribuire conoscenza, per creare un popolo più consapevole e in grado di decidere per il proprio bene.
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