Domenica 28 Febbraio, al Dolby Theatre di Los Angeles, sono stati celebrati gli 88esimi Academy Awards, comunemente conosciuti come Premi Oscar, il più famoso riconoscimento cinematografico americano. La serata si è conclusa con poche sorprese per quanto riguarda le assegnazioni dell’ambito Premio ( i vincitori più chiacchierati della cerimonia sono stati, senza alcun dubbio il “redidivo” Leonardo Di Caprio e il maestro Ennio Morricone). Secondo il parere generale, questa edizione non verrà ricordata tra le più belle e originali della storia degli Oscar, vuoi per la scelta del conduttore, Chris Rock, forse ancora troppo acerbo e privo di sufficiente iniziativa per un compito così difficile come quello di presentare una delle serate più seguite della TV internazionale, vuoi per la prevedibilità di quasi tutte le vittorie (l’unica piccola sopresa è forse stata la doppia vittoria consecutiva ad Alejandro González Iñárritu, quando tutti i pronostici puntavano invece su Tom McCarthy per Il Caso Spotlight, vincitore nella categoria Miglior Film). Di sicuro, però, uno dei momenti più memorabili di questa serata è stata la commovente e forte interpretazione della canzone Til it Happens to You, eseguita da una provata Lady Gaga.

Un’opera di grande impatto, testimonianze forti e crudeli di Andrea Pino, attivista americana per i diritti delle donne e co-fondatrice dell’associazione End Rape on Campus, e di Annie Elizabeth Clark, anche lei attivista per i diritti delle donne. Entrambe vittime di stupri, avvenuti durante la loro permanenza al Campus dell’Università del Nord Carolina. Lady Gaga ha scritto e composto, insieme Diane Warren, una canzone dalle parole semplici ma molto chiare. Til it Happens to You parla a tutti, a chiunque ridicolizzi o prenda sotto gamba il problema della violenza sessuale: You tell “it gets better, it gets better in time” (tu mi dici che con il tempo passerà tutto) è la prima strofa della canzone, che vuole riprendere il comportamente di chi, dall’esterno, non può capire il dolore e l’umiliazione che invadono l’anima di una donna che vive il peggiore dei propri incubi. Alla serata degli Oscar, Lady Gaga è apparsa commossa e tremante, ha abbandonato per una sera il suo look estroverso e trasgressivo per fare spazio ad un’immagine più formale, più pulita. Il suo completo bianco, come il pianoforte che suonava, risaltava su quello sfondo nero che alla fine della canzone si è aperto per far apparire sul palco un gruppo di giovani donne che si tenevano per mano, mostrando sul braccio nudo parole di supporto: It’s not my fault. Survivor…

Lady Gaga è da sempre una figura controversa nella cultura di massa, cantante eclettica odiata ed amata dal pubblico di tutto il mondo. Questa volta, però, non è solo una cantante, non è semplicemente l’interprete di una canzone, è lei stessa una vittima. Tempo fa aveva confessato in un’intervista di essere stata violentata all’età di 19 anni, scatenando un putiferio sul web: sui social network sono apparsi infatti commenti orribili e crudeli di persone che non hanno dato peso ad un argomento tanto grave e che si sono divertiti a prendere in giro, anche in modo molto volgare, la confessione della cantante. Forse è anche per questo episodio che Til it Happens to You non è l’ennesima canzone di incoraggiamento, ma una critica, quasi un’accusa, contro chi, senza mai aver vissuto una situazione simile, si permette di criticare e ridicolizzare il dolore altrui. Till you’re standing in my shoes, I don’t wanna hear nothing from you. (Fino a quando non ti ritroverai nei miei panni, non voglio sentire una sola parola da te.) Till it Happens to you è stata rilasciata come singolo ufficiale da Interscope dopo la bellissima performance di Lady Gaga alla serata degli Oscar 2016. Sono in molti a ritenere che la mancata vittoria di questa canzone, a vantaggio di Writing’s on the Wall di Sam Smith, colonna sonora del nuovo 007, Spectre, sia una sconfitta. In realtà, i tre minuti che hanno visto Lady Gaga interpretare il dolore e le paure delle donne hanno colpito gli spettatori e commosso tutto il mondo. Forse una canzone non può cambiare le cose, ma può sensibilizzare e far aprire gli occhi: e questo è più prezioso di qualsiasi premio.

Forse potrebbe interessarti:

• No Related Posts