La comunicazione politica all’epoca dei social, tra disintermediazione e orizzontalità
5 Ottobre 2023 – 17:07 | Nessun commento

E’ fenomeno orami consolidato, da almeno 10 anni a questa parte, il direttissmo comunicativo permesso ai soggetti politici dai social networks. Da questo punto di vista è possibile parlare di un fenomeno di mediatizzazione della politica o webpolitics, che garantisce una diffusione ad una platea straordinariamente più ampia del messaggio politico.La mobile revolution ha reso poi i social media straordinariamente piu’ diffusi e pervasivi, garantendo inoltre l’immediatezza del messaggio politico.In un metaverso che vede archiviata… Read more

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Che diavolo c’entra Povia con Tiziano Terzani?

Scritto da – 21 Novembre 2012 – 17:54Un commento

Pochi forse sanno che Povia il cantante, spesso noto solo per le sue canzoni su piccioni e bambini, è stato, nel 2007, l’autore di una splendida canzone (sconosciuta ai più), dal titolo “Vecchio saggio”. Si potrebbe rimanere estremamente colpiti, ascoltandola. La canzone possiede una forte carica emotiva. Sarà forse per l’arrangiamento musicale, per quelle note sfumate e soffuse che lasciano spazio all’immaginazione tanto che ci si sente come catapultati in un’altra dimensione  :in posti lontani, esotici. In realtà si resta stupiti perché la canzone racchiude in sé una storia vera, la vita di un uomo speciale: Tiziano Terzani.

Nato a Firenze il 14 settembre del 1938 e morto ad Orsigna il 28 luglio 2004 , è stato giornalista e scrittore italiano. Fu un profondo conoscitore dell’Asia, non solo per quanto riguarda le vicende storiche e politiche, ma anche dal punto di vista filosofico e culturale. Fu autore di numerosi reportage e saggi. Conoscitore del mondo, ma anche delle propaggini più intime della coscienza umana, si espresse in tutta la sua umanità in “Un altro giro di giostra”, 2004, libro dove affronta la malattia, un tumore all’intestino: viaggiando e osservando con lo stesso spirito giornalistico di sempre le tecniche della più moderna medicina occidentale e le medicine alternative,alla ricerca di una pace interiore che lo portò ad accettare serenamente la morte: ” Viaggiare era sempre stato per me un modo di vivere e ora avevo preso la malattia come un altro viaggio: un viaggio non previsto, per il quale non mi ero in alcun modo preparato ma che di tutti i viaggi fatti fino ad allora era il più impegnativo, il più intenso”. Il viaggio si conclude simbolicamente davanti alla maestà senza tempo dell’Himalaya. Lì Terzani trova la risposta che cercava, incarnata nel volto e nelle parole di un Vecchio saggio che non si era mai allontanato da quelle montagne.

Nel libro postumo “La fine è il mio inizio”,2006, in cui Terzani riferisce al figlio Folco le proprie riflessioni di tutta una vita, il lettore troverà le risposte. E’ dopo la lettura di quest’ultimo capolavoro che Povia decise di dedicare una canzone a Terzani, di lui disse: “L’ho letto molto,in questi mesi. Mi ha cambiato la visione del mondo. In qualche modo, dovevo dirgli grazie. Mi piaceva la sua forza, la sua forza pacifica. Aveva smesso di voler combattere la morte, come facciamo in Occidente. Accettava il suo destino,come l’ultimo dono, l’ultimo regalo. Con una dignità straordinaria”.  Nel testo della canzone infatti emergono tutti i concetti chiave che si affrontano nel libro ma che in realtà sono state le linee guida di tutta la sua vita.  Se è vero che viaggiare aiuta a conoscere e a conoscersi, Terzani ha scoperto che non esiste una cultura superiore alle altre e che nessuno di noi possiede “verità” assolute e immutabili (girando il mondo ha capito che in ogni cultura ogni vecchio è saggio ma non è profeta).

Già gli antichi, Orazio insegna,dicevano che “in medio stat virtus”,è nel giusto mezzo, nella capacità di sapersi accontentare (e non rassegnare) che sta il segreto della vera felicità e questo principio Terzani lo fece suo rifiutando la logica del potere e del profitto (la via di mezzo è la giusta via, che chi ha il potere ha tutto ma non la fantasia). Seguì invece l’esortazione del motto greco: “Γνῶθι σεαυτόν, conosci te stesso(l’insegnamento di Socrate) un’esortazione a trovare la verità dentro di sé anziché nel mondo delle apparenze (è più importante capire te stesso che conoscere il resto). Da notare la lungimiranza con cui Terzani coglie i problemi del mondo moderno come l’insoddisfazione e la voglia di avere sempre di più qualcosa di diverso(di tendenza!) rispetto a ciò che già possediamo(perché cerchiamo tutti qualcosa di nuovo anche se non funziona) e il bisogno di avere un obiettivo,un fine nelle cose (un’ esperienza è meglio se c’è una ragione). Il messaggio forse più toccante dice: “Un miracolo arriva solo se ci credi e più cammini e più ti perdi e più ti trovi, perché la strada giusta come dici tu è sempre quella che va in su. La speranza è nell’attesa e nel dolore e non confondere passione con ossessione, scorre più veloce l’uomo del tempo).

Quindi se la figura di Tiziano Terzani vi ha incuriosito: è consigliata la lettura dei suoi libri per il tanto che vi farà pensare e per il bene che vi potrebbe trasmettere. E non dimenticatevi di Povia: la sua canzone è Tiziano Terzani. Le ultime frasi sono un sincero ringraziamento: “Di  questo mondo mi hai dato un’altra visione, vecchio saggio adesso sei nel mio cuore, da ora guardo più lontano,grazie di tutto” davvero grazie”: Ciao Tiziano.

Ilaria Salamandra

 


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