La comunicazione politica all’epoca dei social, tra disintermediazione e orizzontalità
5 Ottobre 2023 – 17:07 | Nessun commento

E’ fenomeno orami consolidato, da almeno 10 anni a questa parte, il direttissmo comunicativo permesso ai soggetti politici dai social networks. Da questo punto di vista è possibile parlare di un fenomeno di mediatizzazione della politica o webpolitics, che garantisce una diffusione ad una platea straordinariamente più ampia del messaggio politico.La mobile revolution ha reso poi i social media straordinariamente piu’ diffusi e pervasivi, garantendo inoltre l’immediatezza del messaggio politico.In un metaverso che vede archiviata… Read more

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Esperimento di trascendenza immanente

Scritto da – 7 Settembre 2010 – 11:21Nessun commento

Norme di civiltà giuridica. Che restituiranno ordine , evidentemente, all’attuale stato di inciviltà in cui, secondo questa acuta espressione, verserebbe la giustizia. Una priorità inderogabile, dal momento che il nostro attuale stato di civiltà sanitaria, economica, politica, sociale, giornalistica, lavorativa, è così all’avanguardia da non necessitare interventi urgenti, essendo un fulgido esempio per tutto il mondo. Prima, immediatamente, le norme di civiltà giuridica. Norme di civiltà giuridica. Ripetete con me. Norme di civiltà giuridica. Mentre lo fate, affinchè questo esperimento di trascendenza immanente (o immanente trascendenza , come preferite) abbia successo dovete concentrarvi sull’immagine di un giudice . Fissatelo bene. Immaginatelo avvolto nella sua immensa toga scura, che vi scruta col suo sguardo inquisitorio, torvo, privo di espressività. Pensatelo come causa dei vostri mali, della vostra situazione di perseguitati, di intercettati. Ricordate tutte le volte che parlando al telefono con un amico avete avuto paura che in qualche sottoscala buio e polveroso di chissà quale Procura, qualcuno stesse ascoltandovi. Chissà quante volte vi sarà successo. O a quella volta che il vostro ricorso per l’autovelox è stato respinto per inconsistenza, da qualche folle burocrate della giustizia. Ora ritornate ad inquadrare, fermandola nella vostra mente, l’immagine di quell’uomo nero, imperscrutabile, arcigno, che vi osserva dall’alto del suo scranno in aula di dibattimento. Eccolo. E’ lui la causa di tutti i vostri mali, è grazie al suo strapotere che l’Italia è in ginocchio, che il crimine dilaga, che gli extracomunitari puzzano, che ci sono i rifiuti a Napoli, che l’Italia è fuori dai mondiali. Sento che un brivido vi percorre la schiena, che il pancreas comincia a secernere fiumi di bile che si riversano tumultuosi nelle vene, mentre una goccia di sudore vi imperla il viso. Iniziate a odiare. Dapprima solo un leggero senso di fastidio al solo raffigurarvi quell’uomo togato che vi osserva fisso, appollaiato sulla spalliera del vostro letto mentre dormite, della vostra scrivania mentre lavorate, sedutovi vicino in metrò mentre tornate a casa, manco foste sorvegliati speciali. Poi, man mano, che il sangue pulsa nelle vene, iniettando gli occhi di venature rossastre, il fastidio aumenta fina a divenire rabbia. State odiando. Un odio intenso e profondo, viscerale, insondabile. Assaporatelo bene quest’odio, godetene, fatelo vostro, immagazzinatene più possibile. Proseguite l’esperimento per circa un ora, tutti i giorni.

E perché l’esperimento raggiunga la sua massima efficacia, massimizzandone il risultato, è necessaria una lunga preparazione di civiltà giuridica, appunto. Procuratevi, se non l’avete già un televisore, che potrete acquistare durante i vostri lunghi pellegrinaggi culturali all’ipercoop, dove inizieranno a livellarvi intellettualmente. Non temete. Non fatevi spaventare dai prezzi. Grazie al credito al consumo anche voi, morti di fame, potrete sentirvi parte integrante della società dei consumi, la stessa della civiltà giuridica, appunto. Portato a casa il vostro ultimo acquisto, collegate il cavo ed iniziate a fissare lo schermo. Visto? Niente di più facile. Sentite la comodità del vostro divano in vera finta pelle che vi avvolge premurosa. Dimenticatevi tutto il resto. Il lavoro precario,  gli orari da schiavi, il caro vita, la crisi finanziaria,  lo stipendio da fame,  la rata della tv che state fissando. Svuotatevi. Lasciatevi lentamente sgusciare fuori dal vostro corpo, scivolando via da esso,  che rimarrà un vuoto involucro ominide. Adesso curatevi di evitare programmi demoniaci come anno zero, o televisioni pirata come rai tre. Scorrete dolcemente il telecomando sui morbidi tasti colorati. 1, 2, 4….5, 6. Daccapo. 1, 2,4…(pausa)…5,6. Daccapo. Una senso di benessere inizia a permearvi osmoticamente, riempendovi di abulica vitalità televisiva. La vostra vita inizia a fagocitare avidamente quella degli altri. Il vostro io ridimensionandosi, è sempre piu’ pronto ad ospitare nel suo desolato grembo un nuovo ego, ritagliato su misura per voi. Il modello è unico: Tronisti, veline, calciatori, tele imbonitori. Ma anche Mangano, Dell’Utri, Craxi, come massima espressione dell’homus politicus. Vedrete che i soprusi quotidiani inizieranno a pesarvi sempre meno e che ..in fondo questo Berlusconi non è mica poi così incoerente.

Garantire sicurezza. Limitare le intercettazioni. Un controsenso apparente, solo illusorio, velleitara invettiva di qualche antiberlusconiano in crisi mistica da peyote. Queste le priorità del paese. Insieme al decreto salva rete 4. Queste le priorità del paese. L’immunità per le alte cariche dello stato. Queste le priorità del paese. Il ponte sullo stretto. Queste le priorità del paese. Il patteggiamento allargato . Ques… Stop. Se un crescente disgusto inizia a salirvi dallo stomaco non abbiate paura. Passerà presto. Un bel pomeriggio distensivo davanti alla vostra tv nuova di pacca farà il resto. Buona visione.

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