Child 44: la faccia nera dell’Unione Sovietica
E’ uscita nelle sale italiane il 30 aprile, ma non verrà proiettata in tutti i Paesi previsti inizialmente. Il ministero della cultura russa, Vladimir Medinskij, ha infatti richiesto l’immediato ritiro della pellicola dai cinema russi accusandola di ledere all’immagine della Russia, soprattutto in vista del settantesimo anniversario della vittoria sovietica sul nazismo. Il motivo di questa accusa nei confronti del lavoro del regista di Safe House Daniel Espinosa sarebbe il travisamento dei fatti storici e la rappresentazione negativamente stereotipata del popolo russo durante il periodo staliniano. Child 44 è un film tratto dall’omonimo romanzo dello scrittore inglese Tom Robb Smith, nonostante si discosti parecchio dalla trama originale. Il libro di Smith è ispirato alla tragedia realmente accaduta del cosiddetto Mostro di Rostov (detto anche Cittadino X, Squartatore rosso e Macellaio di Rostov) Andrej Romanovič Čikatilo che tra il 1978 e il 1990 sconvolse la Russia torturando, stuprando ed uccidendo 53 persone. Esclusivamente donne e bambini. Čikatilo iniziò ad uccidere nel 1978, quando si spostò da Novošachtinks a Šachty, cittadina mineraria vicino a Rostov, dove compì il suo primo omicidio, uccidendo una bambina di 9 anni dopo aver tentato di violentarla. Da quel giorno, Čikatilo continuò ad uccidere donne e bambine, eseguendo anche parecchie mutilazioni ai corpi delle vittime, resti che conservò nella sua abitazione e mostrò alla polizia quando venne arrestato. Venne processato nel 1992 e, senza che gli venisse riconosciuta l’infermità mentale nonostante il suo atteggiamento irruente in aula, venne condannato a morte. Fu giustiziato due anni dopo con un colpo alla nuca. Nella lista delle vittime si contano 36 bambini tra i 7 e i 17 anni e 17 donne tra i 18 e i 44 anni. Nelle pagine del thriller di Smith la storia è però ambientata nella Mosca del 1952, quindi molti anni prima degli omicidi compiuti da Čikatilo, e il protagonista è Leo Demidov, un ufficiale della polizia russa incaricato di risolvere gli omicidi. Nel film, Demidov è interpretato da Tom Hardy, che ha raggiunto il successo ad Hollywood interpretando il personaggio antagonista di Batman, Bane, nel film di Nolan Il cavaliere oscuro – il ritorno, mentre il resto del cast è ricco di attori molto amati come Noomi Rapace, diventata famosa per l’interpretazione di Lisbeth nella trasposizione svedese del romanzo di Stieg Larsson Uomini che odiano le donne diretta da Niels Arden Oplev, e Gary Oldman, famoso per film come JFK, Léon e Harry Potter. Nonostante un cast promettente e un successo anticipato da un best seller letterario, Child 44 sta riscontrando non poche recensioni negative e non solo da parte dei critici russi. La pellicola è infatti accusata di stravolgere eccessivamente gli avvenimenti storici e di perdere credibilità nella caratterizzazione dei personaggi. Accusato dalla Russia di dipingere i sovietici come una sottocategoria umana immorale, una massa di orchi assetati di sangue, una massa di spiriti malvagi e la pellicola rappresenta una distorsione storica dei fatti, il film di Espinosa non sta avendo quindi il successo sperato e atteso dai lettori del romanzo.
Child 44 non è il primo lungometraggio vittima di tagli prima e di estrema censura poi: una sorte analoga è toccata al film di Andrej Zvjagincev Leviathan, vincitore del Golden Globe e candidato all’Oscar come miglior film straniero, amatissimo in Occidente ma disprezzato dalle autorità russe e ancora una volta dallo stesso Medinskij che l’ha accusato di essere estremamente opportunista nella sua ricerca di successo internazionale. Ed è sempre Medinskij a dichiarare che d’ora in avanti la censura cinematografica sarà ancora più severa, con minuziosi controlli al contenuto delle pellicole prima della loro distribuzione, e che film nazionali come Leviathan non riceveranno più contributi da parte del governo per venire realizzati.
Un atteggiamento che ancora una volta mostra la volontà da parte del Governo Russo di preservare la propria immagine ed eliminare tutto ciò che potrebbe ledere ad essa.
Marika Di Carlo
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