La comunicazione politica all’epoca dei social, tra disintermediazione e orizzontalità
5 Ottobre 2023 – 17:07 | Nessun commento

E’ fenomeno orami consolidato, da almeno 10 anni a questa parte, il direttissmo comunicativo permesso ai soggetti politici dai social networks. Da questo punto di vista è possibile parlare di un fenomeno di mediatizzazione della politica o webpolitics, che garantisce una diffusione ad una platea straordinariamente più ampia del messaggio politico.La mobile revolution ha reso poi i social media straordinariamente piu’ diffusi e pervasivi, garantendo inoltre l’immediatezza del messaggio politico.In un metaverso che vede archiviata… Read more

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Life is tough: essere Italiana e vivere a Londra

Scritto da – 6 Settembre 2010 – 17:482 commenti

Essere un’Italiana all’estero, non è facile. Essere un’Italiana e vivere a Londra lo è ancora meno.Coraggio e accettazione del diverso sono strumenti indispensabili per minimizzare le difficoltà poste dalla vita quotidiana. Il primo permette di agevolare la mobilità giornaliera, che altrimenti sarebbe resa impossibile dal pensiero ricorrente di poter trovare la morte ogni qualvolta si attraversi la strada, avendo coscienza di guardare sempre e comunque nella direzione giusta, che però risulta essere costantemente sbagliata nel contesto automobilistico britannico. Essere Italiana e vivere a Londra ti insegna, quindi, a mettere in pratica il concetto di relativismo applicandolo all’idea di giusto e sbagliato.

L’accettazione del diverso è necessaria, invece, per affrontare le esigenze biologiche, come la nutrizione o l’igiene personale. Essa viene utile quando, ordinata una “Pepperoni” pizza, si scopre con disappunto che il mangiarla non comporterà l’assunzione di nessun tipo di vegetale, ma altresì esso comprenderà l’ingestione di piccoli tondini di carne, forse alludenti all’idea di fette di salame.

L’accettazione è indispensabile anche quando, dimentichi della propria posizione geografica, si cercherà invano un bidet nella stanza da bagno. Essere Italiana e vivere a Londra, quindi, significa riconoscere il suddetto sanitario come uno degli ultimi segni di civiltà in nostro possesso.

Essere un’Italiana e vivere a Londra può essere frustrante. Significa sentire costantemente la propria voce risuonare in molti luoghi. Non l’eco, non l’assunzione di sostanze stupefacenti, soltanto il continuo effetto imitativo causato del proprio accento, apparentemente eterno e immutabile. Vivere a Londra e essere Italiana insegna, quindi, a rimanere fedeli a se stessi.

Ma sopratutto, essere Italiana e vivere a Londra significa dover costantemente rendere conto delle azioni del nostro capo del governo. Significa essere presi in simpatia, oppure essere compatiti.

La domanda ricorrente, la più ingenua, riguarda  le apparentemente oscure ad-occhio-straniero ragioni per cui ci ci governa, continui a governarci. Cosa rispondere? La risposta più facile è data dal seguente sillogismo. L’Italia è una repubblica democratica. Nelle democrazie i cittadini votano per i loro rappresentanti. Quindi, chi ci governa è ancora al potere perché gli Italiani ancora lo votano.

E la lingua straniera ribatte: allora gli italiani sono stupidi?

Essere Italiana e vivere a Londra insegna che ragionamenti semplicistici, a volte, portano a conclusioni difficilmente controbattibili.

Un’altra serie di domande mira ad ottenere una concisa versione dei fatti. Si vuole sapere in breve, perché colui che ci governa sarebbe, a nostro avviso, inadatto a governare. E qui, la difficoltà della risposta non sta tanto nel che cosa rispondere, ma nel da dove cominciare. Come riassumere in poche frasi, magari scambiate in un pub, le poco nobili gesta del nostro Cavaliere?

Due strade possono essere percorse, a seconda della situazione e dell’interlocutore che si sta fronteggiando. La via drastica, comporta l’enunciazione di un’unica funerea sentenza: “Perché egli sta distruggendo la nostra democrazia”. Sebbene di contenuto ontologico limitato, la frase ad effetto potrà accontentare l’interessato, che in caso di ulteriore persistenza, sarà definitivamente zittito dalla descrizione del Lodo Alfano.

Oppure si può scegliere la via dell’umorismo e portare un esempio di come colui che ci governa continui a rendersi  ridicolo in importanti occasioni internazionali. Per un così vasto repertorio, le possibilità appaiono quasi illimitate. E in caso di un interlocutore che segue la satira britannica, egli  potrà addurre alla conversazione elementi  di cui lui stesso è venuto a conoscenza grazie alla sua televisione di stato e che voi, invece, avrete, forse inconsciamente, voluto dimenticare. 

Essere Italiana e vivere a Londra insegna, quindi, a sviluppare le proprie capacità di sintesi.

Essere Italiana, vivere a Londra e studiare scienze politiche è un triduo di fattori che può portare a sviluppi sorprendenti.

Se solitamente si ha la capacità di allietare il proprio uditorio con un livello di intrattenimento pari a quello che scaturirebbe dalla visione collettiva di Mattino Cinque, si diventerà comici esilaranti se richiesto di spiegare come funziona il nostro sistema elettorale. Di particolare difficile comprensione, e quindi motivo di ilarità, risulteranno i punti riguardanti il battesimo della legge sotto il nome di “porcata” (piggish) da parte di colui che medesimo che la estese, e la descrizione del cosiddetto “Premio di maggioranza”: in sostanza, un premio in seggi che si da a chi ottiene la maggioranza semplice. Ma li si tolgono agli altri, in pratica?, potrebbe essere domandato da colui che diventerà in quel momento la vostra spalla. La risposta affermativa scatenerà ulteriore ilarità. Essere Italiana e vivere a Londra, quindi, fa scoprire i propri talenti intrattenitivi nascosti.

Essere Italiana e vivere a Londra comporta l’avere dei privilegi sottostimati.

Come ricorda Marco Travaglio in una conferenza alla London School of Economics il 5 Maggio 2010, gli Italiani all’estero hanno la fortuna di non incappare casualmente nel TG1 o in Porta a Porta nel momento del rilassamento davanti alla televisione. Hanno la fortuna di conoscere, paradossalmente meglio degli Italiani, le vicende dell’Italia, grazie all’interessamento che i media stranieri riservano loro. “Ma è vero che colui che vi governa controlla l’informazione attraverso le sue televisioni?” Potrebbe essere domandato.  La risposta, in questo caso dovrebbe aprire orizzonti inesplorati dal vostro interlocutore: “è quello che fa con la TV pubblica ad essere più pericoloso”. È la sua presenza nel mondo della pubblicità, dell’editoria, nelle assicurazioni.  È la sua onnipresenza.

 Essere Italiana e vivere a Londra promuove quindi la capacità di far guardare gli altri oltre l’apparenza.

Essere Italiana e vivere a Londra, inoltre, può portare a malinconiche riflessioni.

Per esempio, questo accade quando si guarda in TV un dibattito politico tra i candidati per la carica di primo ministro e non si sentono urla. Ognuno, seppur ornato di una cravatta di dubbio gusto, rispetta il tempo di parola a propria disposizione. Alcune, ma non prolungate sovrapposizioni di voce, nessuna prepotenza. Fermezza nelle idee, rigore e pulizia nell’esposizione. Le domande poste sono selezionate tra quelle che migliaia di cittadini hanno inviato per email alla TV di stato; i candidati guardano negli occhi e chiamano per nome i rappresentanti del pubblico designati per recitarle. Essere Italiana e vivere a Londra, quindi, riaccendere la speranza che una forma di politica diversa, non eccellente, ma meno peggio, è possibile.

Inaspettatamente, essere Italiana e vivere a Londra comporta sentire cose che non si sarebbe mai immaginato di sentire.

Come in un negozio di caramelle  ingrandito, infatti, si ammira l’efficienza degli ospedali, la velocità della burocrazia, la qualità dell’università. E poi, si ascolta un locale affermante: “Il nostro stato è in decadenza. I paesi nordici, quelli si che possono essere detti democrazie avanzate!”

Essere Italiana e vivere a Londra, quindi, ricorda che l’erba del vicino è sempre più verde.

Inoltre, insinua il dubbio che il fare paragoni senza prendere in considerazione i processi storici che hanno portato allo sviluppo di culture politiche e civili differenti sia un’attività di poca onestà intellettuale, e magari nemmeno tanto utile.

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