La spietatezza della Natura: Annientamento
Il panorama fantascientifico internazionale dà il benvenuto ad un nuovo fenomeno letterario che porta la firma di Jeff VanderMeer, autore statunitense quasi del tutto sconosciuto in Italia fino a quest’anno, quando Einaudi ha finalmente deciso di tradurre e pubblicare il primo romanzo della sua già annunciata Trilogia dell’Area X (Southern Reach Trilogy), Annientamento, che ha già conquistato gli appassionati di fantascienza e non passa inosservato nemmeno tra lettori di tutt’altro genere, grazie a una scrittura intelligente e alla trama inquietante, capace di trasmettere tensione e senso di smarrimento nel lettore che, insieme alla protagonista del romanzo, accetta di immergersi nella natura più selvaggia e feroce, ignaro di quello a cui potrà assistere in quel posto misterioso e inaccessibile, l’Area X. Il romanzo si apre con quattro donne: una biologa, una psicologa, un’antropologa e una topografa. La prima particolarità che ci viene subito mostrata è proprio la totale mancanza delle identità: i nomi delle quattro donne non ci verranno mai svelati, la missione che i quattro personaggi devono compiere prevede l’assoluta cancellazione di ogni sorta di tratto distintivo, ad eccezione delle rispettive attività professionali. Prima delle nostre protagoniste già altri gruppi studiosi si erano addentrati nell’Area X, a volte con tragici epiloghi, per cercare di svelare il mistero di questo luogo ostile e hanno visto cose in grado di sconvolgere, se non distruggere, le loro vite per sempre. Queste donne non si conoscono, sono esse stesse dei misteri, ma sono state ritenute idonee per un compito molto complesso e imprevedibile. La storia ci viene presentata attraverso gli occhi di una delle quattro donne, la biologa, la sola di cui poco a poco avremo più informazioni riguardo la sua vita prima della missione. E’ attraverso i suoi studi, le sue conoscenze e il suo carattere impulsivo che anche il lettore inizia ad assistere agli inquietanti fenomeni nell’Area X, nel tunnel (che ci viene invece descritto come una strana torre) in cui vengono ritrovate strane scritte bibliche e apocalittiche formate da muschio e altre sostanze sconosciute, nel faro abbandonato e pieno di testimonianze troppo dolorose e macabre per essere descritte, in quella natura intoccabile, capace di divorare l’uomo e la sua presunzione di poter prevalere su tutto. Jeff VanderMeer è da sempre dedito al fantasy e alla fantascienza, è inoltre il padre del New Weird, il sottogenere letterario sviluppatosi negli anni 90 caratterizzato dalla presenza di elementi fantasy mischiati con quelli fantascientifici e anche con altri di genere horror. Celebri predecessori di questo sottogenere possono essere considerati autori come Lewis Carroll, H.P. Lovecraft, Mervyn Peake e il più recente Stephen King, che ha dichiarato inoltre di ammirare la scrittura e l’ingegno di VanderMeer.
Annientamento precede gli altri due libri della Trilogia dell’Area X pubblicati anch’essi nella collana Supercoralli di Einaudi: Autorità e Accettazione. Degna di nota è la copertina scelta per questo romanzo: il volto di una donna catturato e avvolto dalla vegetazione, chiara immagine della Natura impietosa, capace di inghiottire in un attimo tutto ciò che l’uomo ha creato. L’autore è il fumettista italiano Lorenzo (LRNZ) Ceccotti, autore della graphic novel Golem e vincitore del Premio Boscarato per il Miglior Disegnatore Italiano al Treviso Comic Book Festival.
VanderMeer non ci presenta semplicemente un romanzo fantascientifico, ma ci fa aprire gli occhi su ciò che molto spesso dimentichiamo, sulla consapevolezza, troppe volte ignorata, di essere inermi davanti alla forza della Natura, che viene qui rappresentata come un Dio che giudica e decide il destino di chi osa spingersi oltre i limiti imposti.
Facebook comments: