Euro 2012: lo sterminio dei cani in Ucraina
Sterminio: “soppressione, annientamento di una grande quantità di individui, condotto generalmente in modo metodico, seguendo una logica prestabilita. “Queste le parole che potete osservare sfogliando il Dizionario Italiano e recandovi direttamente alla voce sopra citata, ora…eliminate la parola “individui” e sostituitela con il termine “animali”. Magari alcuni di voi, erano erroneamente convinti che nel 2012, non avrebbero più sentito parlare di soppressione e similari, molti avranno pensato: “sterminio? ma quale quello degli ebrei? non è avvenuto più di sett’anni fa?”; no di certo, anzi, continua ad accadere, perchè l’evoluzione umana seguita ad avanzare e porta questo: morte, vergogna, “soluzioni finali”; destinate tra l’altro a chi non può difendersi nè ribellarsi; migliaia di cani uccisi al fine di restituire un’immagine migliore ad un paese come l’Ucraina che si prepara ad accogliere un gran numero di visitatori in occasione di un evento sportivo importante come gli Europei di calcio; e allora si mostra indispensabile la creazione di un biglietto da visita più valido che prevede sterminare il più possibile e con qualunque mezzo si abbia a portata di mano. Si perchè già uccidere animali per evitare il randagismo è un atto di purà crudeltà, in più è concesso a suddetti “uomini” di usare i metodi più cruenti; pallottole direttamente sparate in testa, bastonate sul cranio, avvicinare l’animale agitandogli davanti della carne avvelenata con topicida o arsenico; oppure si usa interrarli ancora vivi cosi’ da farli soffocare sotto strati e strati di terra; o ancora si gettano cuccioli urlanti in grosse buche che ricordano fosse comuni e poi li si ricopre con del cemento, il tutto ovviamente mentre sono ancora vivi.
Così le autorità ucraine hanno fronteggiato il problema del randagismo; il paese, dopo il sorteggio come co-conduttore di Euro 2012 aveva da subito attirato le ire di animalisti e lo sdegno di altri paesi, dando il via a questa campagna di “abbellimento” presso varie città; il primo a muoversi fu il ministro dell’ambiente ucraino che rilasciò una dichiarazione per sedare gli animi, vietando l’uccisione dei cani e incitando vari sindaci a costruire rifugi come alternativa alle esecuzioni; tuttavia animalisti e giornalisti spediti sul campo, sostengono che il divieto non sia mai stato preso in considerazione, tanto che le uccisioni, avvenivano per lo più di notte quando nessuno poteva assistere a quest’inaudita violenza. Dal canto loro le autorità negano ogni tipo di coinvolgimento e ci tengono a sottolineare che si tratta per lo più di politiche di contenimento, questo lo afferma un italiano che si è mosso da subito per cercare di capire quale in realtà fosse la situazione; Andrea Cisternino, fotografo originario di Como che da alcuni anni vive a Kiev, è entrato in contatto con le associazioni di volontariato locali che gli hanno spiegato la situazione e asserito che il progetto iniziale vedeva il coinvolgimento di veterinari per mettere in atto le sterilizzazioni, ma gli stanziamenti per tutto ciò non sono mai arrivati, oppure sono arrivati in forma insufficiente. Il fotografo italiano ha inoltre dichiarato che l’uccisione cruenta di cani e gatti in queste terre non è un fenomeno recente, ma che va avanti da circa vent’anni, però è solo dalla fine del 2010, con l’avvicinarsi degli Europei che le uccisioni sono di gran lunga aumentate e ad aggravare la situazione c’è ora una sorta di terrorismo mediatico fatto di allarmismi su possibili diffusioni di malattie come la rabbia, fattore che porta i cittadini ad agire in maniera sconsiderata.
Ma parliamo del discorso “soldi”, sembra che a fine novembre 2011 l’Uefa abbia effettutato una donazione in favore della protezione animali di Kiev per finanziare le attività volte alle cure degli animali, ma i volontari giurano di non aver visto un euro, anzi è stato proprio durante una manifestazione a gennaio, tenutasi davanti al parlamento di Kiev, che il ministo dell’ambiente Mykola Zlochevsky ha dichiarato di cercare dei fondi per mettere in atto le sterilizzazioni; a questo punto viene spontaneo chiedersi che fine abbiano fatto i soldi donati dall’Uefa. E se il Presidente ucraino Viktor Yanukovych ha affermato che volgerà verso i preparativi il massimo “impegno”, mi viene spontaneo pensare che l’ “impegno”, se a questo doveva portare, poteva anche essere un obbligo di cui fare a meno; e mi rivolgo a chi gli animali li ha sempre avuti, accuditi, sfamati, a chi tornando a casa la sera trova un cucciolo che scodinzola; ma anche a chi non li ha, ma semplicemente rispetta la vita in ogni sua forma, ebbene non vi sentite indignati? schifati da questa nuova trovata dell’odierna società? vi è mai capitato di leggere nei libri di storia di Greci impegnati in questo genere di cose, durante la preparazione delle Olimpiadi? eppure se ci pensiamo, stiamo volgendo lo sguardo al 776 a.C., ed è talmente tanto tempo fa che si potrebbe pensare alla società di oggi, come a qualcosa di più evoluto…civile.
E per l’ennesima volta diamo prova di ciò che siamo, una massa di barbari senza alcun tipo di contegno, incapaci di pensare ma capaci di innumerevoli atrocità; perchè chi esegue è il colpevole, ma chi tace osservando non è migliore e lì dove non arriva la legge, almeno dovrebbe, e ripeto…dovrebbe, arrivare la morale.
[…] Sterminio: "soppressione, annientamento di una grande quantità di individui, condotto generalmente in modo metodico, seguendo una logica prestabilita. "Queste le parole che potete osservare sfogliando il Dizionario Italiano e recandovi direttamente alla voce sopra citata, ora…eliminate la parola "individui" e sostituitela con il termine "animali". Magari alcuni di voi, erano erroneamente convinti che nel 2012, non avrebbero più sentito parlare di soppressione e similari, molti avranno pensato: "sterminio? ma quale quello degli ebrei? non. […] Leggi l'articolo completo su Orizzonte Universitario […]