La comunicazione politica all’epoca dei social, tra disintermediazione e orizzontalità
5 Ottobre 2023 – 17:07 | Nessun commento

E’ fenomeno orami consolidato, da almeno 10 anni a questa parte, il direttissmo comunicativo permesso ai soggetti politici dai social networks. Da questo punto di vista è possibile parlare di un fenomeno di mediatizzazione della politica o webpolitics, che garantisce una diffusione ad una platea straordinariamente più ampia del messaggio politico.La mobile revolution ha reso poi i social media straordinariamente piu’ diffusi e pervasivi, garantendo inoltre l’immediatezza del messaggio politico.In un metaverso che vede archiviata… Read more

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Bari, nuovo statuto universitario

Scritto da – 26 Ottobre 2011 – 17:02Nessun commento

Il Consiglio di Amministrazione dell’Università di Bari ha dato parere favorevole, a maggioranza, alla proposta di revisione dello Statuto formulata dall’apposita commissione sulla base di quanto previsto dalla Riforma Gelmini.  Negli ultimi anni come organizzazione studentesca e come movimento studentesco ci siamo mobilitati contro una legge che distrugge l’Università pubblica, legittimando i pesanti tagli operati dalla L. 133/2008 e proponendo un modello di governance universitaria aziendalistico e oligarchico. Nonostante la legge sia passata, abbiamo continuato a mobilitarci per provare a neutralizzare gli effetti della Legge e riaprire una discussione seria sul futuro dell’Università di Bari e sulla sua riorganizzazione con proposte per ampliare democrazia, partecipazione e trasparenza.

Per questo abbiamo lavorato all’interno della Commissione Statuto dando il nostro contributo e perseguendo il percorso da noi avviato a livello nazionale con l’AltraRiforma dell’Università: una serie di proposte che permettono la costruzione di un modello alternativo di università, pubblica, laica, democratica e di qualità. Ciò ovviamente tenendo in considerazione i limiti derivanti da una legge dello Stato che continuiamo a rifiutare.

All’interno della commissione abbiamo ottenuto notevoli successi, alla luce dell’accoglimento da parte della Commissione di molte delle nostre proposte. In particolare:

•             Sistema delle incompatibilità per evitare conflitti di interessi;

•             Istituzione di una Conferenza di Ateneo, convocata almeno una volta all’anno;

•             Obbligo di presentazione della rendicontazione sociale, ambientale e di genere (ndr, bilancio sociale; bilancio di genere)

•             Applicazione del Codice etico a tutta la comunità accademica, ivi compresi gli esterni e i revisori dei conti;

•             Rappresentanza degli studenti non inferiore al 15% arrotondato per eccessi per tutti gli organi. In particolare, 22% per il Consiglio di Amministrazione; 15.15% per il Senato Accademico;

•             Garanzia di una rappresentanza e di un coordinamento per salvaguardare gli interessi degli altri soggetti in formazione: rappresentante dei dottorandi in Senato; istituzione di una Consulta degli specializzandi; rappresentanza dei dottorandi all’interno dei dipartimenti;

•             Creazione di una Anagrafe pubblica degli eletti e dei nominati, che permetta a tutta la comunità accademica la possibilità di controllare “chi” governa l’Università o riveste cariche di rilievo;

•             Procedimentalizzazione dei poteri del Consiglio di Amministrazione, che per le questioni afferenti la didattica deve tener conto dei pareri delle altre strutture

•             Aumento dei poteri di proposta e parere (obbligatorio) del Consiglio degli Studenti su un numero maggiore di ambiti;

•             Principi alla base dell’Università di Bari;

•             Previsione a livello statutario del riferimento allo Statuto dei diritti e dei doveri degli studenti

 

Nonostante tutte le proposte formulate dal nostro consigliere di amministrazione, Leonardo Madio, presente all’interno della Commissione siano state accolte (proposte :https://oc.ict.uniba.it/home/organo-240/riunioni-organo/documenti-riunioni; verbali: https://oc.ict.uniba.it/home/organo-240/riunioni-organo/verbali-riunioni ) , continueremo a ribadire in ogni sede la nostra contrarietà alla riforma Gelmini, che continuerà a frammentare l’organizzazione didattica, rischiando di creare una fase di transizione governata dal caos o da lobby baronali, così come prevederà la presenza di soggetti esterni – nonostante l’elevato numero di incompatibilità – all’interno di un Consiglio di Amministrazione ristretto rispetto al passato (da 27 a 9 componenti) e meno democratico (la legge non prevede il meccanismo elettorale per la scelta dei componenti interni).

Pertanto, sebbene si sia fatto il possibile per migliorare lo Statuto (e riconosciamo il lavoro fatto dalla commissione) riteniamo che la legge 240/2010 sia totalmente negativa per l’Università e, alla luce di ciò, il nostro rappresentante in Consiglio di Amministrazione ha deciso di non partecipare alla votazione.

LINK Bari – sindacato studentesco universitario


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