E…state con la casta
Era il 30 aprile del 1993 quando l’allora Presidente del Consiglio Bettino Craxi venne “accolto” all’uscita dall’Hotel Raphael con un lancio di monetine da una folla che urlava:”Vuoi pure queste, Bettino vuoi pure queste?” Forse ai politici di oggi potrebbe andare meglio, visto che la crisi economica è talmente grave che ogni centesimo è utile per arrivare alla fine del mese. Si è sempre considerata questa immagine come ultimo atto della Prima Repubblica, dopo lo scandalo di Tangentopoli e le inchieste del pool di Mani Pulite. Le cronache di questi giorni ci stanno dimostrando come in realtà non sia finito proprio nulla. L’uso della tangente è oramai prassi e purtroppo non fa distinzione di colore politico. Le Istituzioni vengono svuotate del loro senso, così come lo strumento del voto già di per sé compromesso, vista la pessima legge elettorale che abbiamo.
Di fronte a questo terremoto politico giudiziario, che va dalla P4 di Bisignani al caso Penati, passando per Tremonti che fa la figura di uno Scajola qualunque, il fumo negli occhi è quello dei costi della politica. Ci siamo indignati di fronte alla mancata abolizione delle province, che ci avrebbe fatto risparmiare circa due miliardi di euro l’anno. Soldi che sicuramente in questo momento ci farebbero comodo, ma cosa fa più male al paese, la P4 e il suo sistema occulto di gestione del potere oppure la provincia di Novara? Nunzia Penelope, giornalista de “Il Foglio”, nel suo ultimo libro “I soldi rubati” (Ponte alle Grazie) ci dimostra che l’evasione fiscale ci costa 120 miliardi di euro l’anno, la corruzione 60 miliardi, l’economia illegale fattura 350 miliardi e infine i crac finanziari che sottraggono alle casse dello Stato più di 54 miliardi. Se i politici si impegnassero a recuperare questi soldi, forse il cospicuo stipendio che prendono lo meriterebbero pure. Anche se, tanto per fare un esempio, trovo profondamente ingiusto il fatto che oltre a guadagnare più di diecimila euro l’anno abbiano accesso a teatri e cinema gratuitamente mentre noi studenti universitari possiamo elemosinare una semplice tariffa ridotta che ci viene propinata come chissà quale offerta.
A questo proposito la differenza con un paese che ha un forte stato sociale come la Germania è lampante: un’amica da poco laureata in Studi Italiani, partirà a settembre per Francoforte dove ha trovato lavoro come ragazza alla pari presso una famiglia con due figli adolescenti. Vitto e alloggio compreso, guadagnerà 300 euro al mese dando ripetizioni di italiano ai ragazzi che frequentano una scuola speciale. Visto che il suo stipendio non arriverà ai 500 euro mensili, l’amministrazione di Francoforte le assegnerà una carta con la quale potrà usufruire di servizi sportivi e culturali senza versare un euro. In Italia il livello delle politiche giovanili si è fermato a Sacconi che vuole farci abituare a fare lavori umili e alla Meloni che…qualcuno ha sue notizie?
Il governo di fatto non esiste più, ma non si sa quanto ancora durerà questa agonia. Nonostante questo scenario e le recenti vittorie elettorali, la sinistra non da risposte e non fa proposte, quando potrebbe spianarsi la strada per un trionfo elettorale, se non fosse che Vendola rilasci interviste a “Panorama” dichiarando che Berlusconi è una persona affettuosissima e descrivendo Alfano come se fosse un Cucciolone Algida; Bersani si sente toccato nel vivo con Penati finito sotto inchiesta per presunte tangenti e la “butta in caciara” scagliandosi contro la presunta macchina del fango che trama contro il Pd. Nel caso decidesse di scrivere un trattato su come il suo partito intende la giustizia suggerirei il titolo “Dei delitti e dei Penati”. Probabilmente, gli artefici della svolta – anzi, della svoltina – saranno Fini, Casini e Rutelli, esponenti della new wave democristiana con la quale vorrebbe tanto allearsi Enrico Letta che ha dichiarato:”Qualsiasi cosa è meglio di Berlusconi”. Ma non ditelo a Veltroni. Certo, se il governo non va da Montezemolo, può darsi che alla fine Montezemolo vada al governo.
P.S. Buone vacanze, state attenti a non farvi pagare l’affito dell’albergo o della casa al mare a vostra insaputa.
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