La comunicazione politica all’epoca dei social, tra disintermediazione e orizzontalità
5 Ottobre 2023 – 17:07 | Nessun commento

E’ fenomeno orami consolidato, da almeno 10 anni a questa parte, il direttissmo comunicativo permesso ai soggetti politici dai social networks. Da questo punto di vista è possibile parlare di un fenomeno di mediatizzazione della politica o webpolitics, che garantisce una diffusione ad una platea straordinariamente più ampia del messaggio politico.La mobile revolution ha reso poi i social media straordinariamente piu’ diffusi e pervasivi, garantendo inoltre l’immediatezza del messaggio politico.In un metaverso che vede archiviata… Read more

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Lo spettacolo degradante del Parlamento

Scritto da – 5 Aprile 2011 – 15:29Un commento

Parafrasando una canzone dell’Avanzi Sound Machine, ecco che finalmente qualcosa si muove. Mentre Berlusconi a Lampedusa riciclava l’ennesimo show per tenere buoni gli isolani, in Parlamento si scriveva “un’altra pagina nera della storia della Repubblica”, così definita da Dario Franceschini nel suo intervento in aula. A pochi giorni dal processo che vede il presidente del Consiglio imputato per sfruttamento della prostituzione minorile e concussione, il Pdl ha avuto la bella idea di cambiare l’ordine del giorno dei lavori parlamentari e riproporre con un vero e proprio colpo di mano la discussione per l’approvazione del processo breve. La reazione avviene dentro e fuori Palazzo Montecitorio, dove in pochi minuti si concentra un buon numero di cittadini chiamati a raccolta dal popolo viola e dalle opposizioni che daranno vita nel corso della giornata a un vero e proprio sit-in.La situazione degenera quando il ministro La Russa esce dall’aula e trova all’ingresso principale “un centinaio di cittadini, con chiaro atteggiamento intimidatorio”, come riferirà al suo ritorno in aula. Mentre pronuncia queste parole, viene irriso dall’aula e la risposta di Francheschini è dura:“perché le transenne sono state fatte arrivare fino all’ingresso di Montecitorio, quando di solito arrivano a dietro l’obelisco?”. Come si dice in questi casi, scoppia la bagarre e Fini si sgola peggio di un maestro di scuola elementare per cercare di placare La Russa, che oramai manda letteralmente a quel paese lo stesso presidente della Camera e i deputati dell’opposizione. Alla fine la discussione del testo verrà rinviata a martedì 5 aprile.

Il giorno seguente, la Camera si riunisce per approvare il verbale della seduta precedente e durante la votazione il deputato Pdl Osvaldo Napoli e il leghista Massimo Polledri hanno la bella idea di rivolgersi in tono offensivo e indegno nei confronti della deputata Pd Ileana Argentin, diversamente abile e del suo assistente che applaudiva per lei. Pare che quel gentiluomo di Polledri si sia rivolto alla collega con un:”Falla stare zitta quell’handicappata del cazzo!”, ripreso da Fini, si è poi scusato. E poi si sa, questo è il linguaggio folkloristico della Lega. Con questo eufemismo, abbiamo fatto passare qualsiasi tipo di dichiarazione razzista e xenofoba che gli fosse venuta in mente dal giorno in cui si sono fatti eleggere per la prima volta in Parlamento.

Ma il meglio o il peggio, doveva ancora venire. Al momento della votazione mancavano alcuni deputati della maggioranza all’appello e i ministri Alfano, Prestigiacomo e Brambilla. Arrivano in tutta fretta dalla seduta del cdm appositamente sospesa per farli votare in aula, ma oramai è troppo tardi. E la maggioranza va sotto, nonostante il notevole scatto atletico di Scilipoti immortalato dai fotografi presenti e pubblicato in prima pagina su l’Unità di oggi. Si scatenano le proteste contro Fini, che viene colpito da un giornale e Alfano scaglia il suo tesserino parlamentare verso i banchi dell’opposizione. Dopo questi fatti il presidente della Repubblica ha convocato i capogruppo di maggioranza e opposizione per rendergli noto che la misura è ormai colma.

Movimenti e partiti scenderanno in piazza insieme martedì prossimo per una “Notte bianca della democrazia”, che partirà con un presidio in Piazza Montecitorio nel pomeriggio e proseguirà dalle ore 20 alle 24 in Piazza Santi Apostoli dove esponenti della società civile e del mondo politico interverranno a difesa del Tricolore e della Costituzione. La mobilitazione potrebbe essere diffusa anche in altre città italiane. Cos’altro dobbiamo ancora vedere prima che questa legislatura finisca di fare danni e renderci spettatori di sceneggiate simili? Dobbiamo veramente sperare nei Maya? Presidente Napolitano, sciogliamo le Camere, per un mondo migliore.

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