La comunicazione politica all’epoca dei social, tra disintermediazione e orizzontalità
5 Ottobre 2023 – 17:07 | Nessun commento

E’ fenomeno orami consolidato, da almeno 10 anni a questa parte, il direttissmo comunicativo permesso ai soggetti politici dai social networks. Da questo punto di vista è possibile parlare di un fenomeno di mediatizzazione della politica o webpolitics, che garantisce una diffusione ad una platea straordinariamente più ampia del messaggio politico.La mobile revolution ha reso poi i social media straordinariamente piu’ diffusi e pervasivi, garantendo inoltre l’immediatezza del messaggio politico.In un metaverso che vede archiviata… Read more

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Mimì De Maio, tra musica ed impegno sociale

Scritto da – 12 Dicembre 2010 – 10:03Nessun commento

Martedì 16 Novembre 2010 presso il Sal’8 del Teatro Testaccio di Roma è stato presentato “Mimì De Maio Live” il primo dvd + cd live del giovane cantautore napoletano.I l primo appuntamento per avvicinarsi all’evento e a Mimì De Maio è stata la conferenza stampa che si è tenuta alle 11:30 «Già lo scorso Aprile, Mimì ha fatto registrare il sold out al Teatro Acacia di Napoli» racconta il presentatore dell’incontro Dj Dylan «ed il racconto di quella serata piena di emozioni, di sorrisi, di musica, è stato riversato proprio in questo album. Ai tanti fans presenti, Mimì ha fatto ascoltare oltre due ore di musica, dal pop acustico alla bossa nova al swing e blues. Con lui, 6 straordinari musicisti più un ospite speciale: Pino De Maio». Per la prima volta, quindi, padre e figlio hanno condiviso lo stesso palco dettando in “Uè guagliù” e creando momenti unici. Durante il concerto con Mimì (voce e chitarra) hanno suonato Mariano Bellopede (pianoforte e tastiera), Costantino Rubini (basso fretless). Tonino Romano (batteria), Gaetano Campagnoli (sax soprano, diamonica e clarinetto), Carcarà Lemos (percussioni)e Carmine Marigliano (flauto traverso).

 “Mimì De Maio Live” arriva dopo un anno intenso di lavoro e carico di soddisfazioni per il cantautore, il quale infatti ha fondato la sua label discografica Radiogirotondo, ha firmato la Produzione Artistica dell’album d’esordio “Gente Luci e Zuccheri Filati”, titolo scelto dai suoi cyber-fans e ha vissuto un tour live nelle principali città italiane, tra le quali Milano, Napoli, Udine, Roma e flash mob pacifisti. 

Questa nuova pubblicazione contiene, oltre alle canzoni di “Gente Luci e Zuccheri Filati” l’inedito “Ho guardato il mare”, il già citato “Uè guagliù”, il brano “È già domani” composto insieme  ad Alessandra Giordano (dall’album “Dimmi” della Giordano, prodotto da Mimì),  “Ritornerai” del grande Bruno Lauzi reinterpretata in chiave latina per rendere omaggio al cantautore genovese ed al Premio a lui intitolato. Proprio il legame di De Maio con Lauzi è nato tempo fa con la sua vittoria del “Premio Bruno Lauzi 2009 per la migliore musica” con la canzone “La vita è un girotondo” e anche la nomina conferitagli di “Ambasciatore nel mondo”.

In fine c’è “Ama la vita” cover di una canzone della capoverdiana Lura, presente anche nella compilation “Capo Verde terra d’amore – vol.2” (Sony /Lusafrica/ Microcosmo) prodotta da Alberto Zeppieri, in uscita lo stesso  o stesso  Zeppieri, in uscita ian albuml’16 Novembre 2010. In questo progetto Mimì De Maio appare al fianco di grandi nomi della musica italiana ed internazionale come Massimo Ranieri, Ron, Carlo Marrale, Frankie Hi-Nrg Mc, Cesaria Evora, Lura e tanti altri. Come già per il primo volume, anche il guadagno netto della produzione di “Capo Verde terra d’amore – vol.2” sarà interamente devoluto a favore del Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite (WFP), del quale la stessa Cesaria Evora è Ambasciatrice contro la fame nel mondo.

L’impegno nel sociale di Mimì De Maio non si esaurisce qui, infatti si sta attivando anche in un’iniziativa a favore della sicurezza stradale stringendo una partnership con Fashion Helmet, marchio leader nella produzione di caschi per la guida delle due ruote: nel punto vendita di Napoli, sarà possibile avere una copia dell’album “Mimì De Maio Live” in omaggio per ogni casco acquistato.

 Ed ancora, un’attività importante nel sociale è stata quella nel carcere di Nisida. Abbiamo chiesto a Mimì di parlarcene.

 «La mia esperienza nel carcere di Nisida è nata grazie all’attività di recupero che mio padre, Pino De Maio, conduce da anni con i minori a rischio, non solo del carcere ma anche nelle scuole delle aree particolarmente “calde” della mia città, come Scampia. Con i ragazzi di Nisida è nato un rapporto di profondo affetto. Sono giovani che hanno commesso gravi reati ma che, d’altra parte,  non hanno avuto una possibilità. Quando si nasce in un quartiere dove la criminalità è all’ordine del giorno e la famiglia non propone un esempio civile di riferimento, il percorso più ovvio è quello che porta verso la malavita. Il nostro lavoro attraverso la musica propone un’alternativa, un messaggio di speranza. È molto dura ma qualcuno ce l’ha fatta e qualcun altro ce la sta mettendo tutta. Ciro, per esempio, sogna di cantare come Gigi Finizio ed ha una gran bella voce. Il Giudice gli ha concesso la libertà un giorno a settimana per fare lezioni di canto. Noi ce la mettiamo tutta».

 Torniamo indietro, su qualche altra tappa importante della sua storia. Affascinato dal palco e dalla recitazione, nel ‘99 fonda con alcuni attori una compagnia teatrale chiamata “I Modesti” e nel 2002 frequenta l’accademia teatrale “La Villanella” diretta da Umberto Bellissimo, allievo di Eduardo De Filippo, mentre nel 2005 a Hollywood frequenta alcune session presso gli Actor Studios. Dal 2003 è maestro di chitarra nella scuola di Tradizione “La Villanella”. Amante dei viaggi e del confronto culturale, nel 2000 inizia a girare il mondo accompagnato dalla sua chitarra e una valigia di canzoni della sua terra, esibendosi anche come artista di strada: in Spagna, Francia, Inghilterra, Stati Uniti e Tunisia ed Egitto. Nel 2004 esce il suo primo singolo, “La vita è un girotondo” in un luogo allora insolito. De Maio infatti sfrutta la sua specializzazione in marketing, per sperimentare il lancio del singolo in rete. L’operazione soddisfa le aspettative. Un anno dopo si esibirà sulla barca-studio di Lucio Dalla. “La tua musica è raffinata, è da cantautore”, dirà il cantautore bolognese. Sempre nel 2004, l’incontro con il repertorio di Fred Buscaglione, e nel 2005 debutta con lo spettacolo “Il grande Fred”, scritto e diretto da lui, un racconto appassionato sull’artista cult degli anni ‘50. Riscoprirà alcuni brani in dialetto scritti da Fred. Nembose da allora le partecipazioni come spalla ai concerti di grandi artisti, a festival e a premiazioni. Il 2007 è anche l’anno del debutto con lo spettacolo Radio Girotondo nell’ambito della rassegna Musica-Teatro: un intenso viaggio nei ricordi musicali di un cantautore ambientato in una cabina suono, dove al posto di un giradischi c’è una voce e una chitarra. Dicembre 2007 è semifinalista di SanremoLab accademia della canzone di Sanremo.

 Ascoltando i brani di De Maio non troviamo un’interpretazione con cadenza napoletana: Mimì è un “ragazzo del mondo” e forse anche per questo sceglie la dizione che lo possa avvicinare ad ogni giovane e ad ogni città. Propone canzoni leggere ma ironiche e con straordinaria attinenza alla realtà che lo circonda come in “Generazione MSN” in cui descrive bene le situazioni comuni dei suoi coetanei e della socializzazione nell’era delle chat e dei social network e sorprende con suo spirito e la grinta alla chitarra, mentre interpreta “Samba Blues”.

 Alle 21.30 del 16 Novembre 2010, quindi, Mimì si è fatto conoscere ed apprezzare presso il Teatro Testaccio dal pubblico romano, ma il suo tour di presentazione proseguirà nel mese di Novembre con tre date: il 18 nella città d’origine, Napoli, presso La Feltrinelli  di Piazza dei Martiri (alle 18 show case), il 28 a Faenza presso il padiglione del Mei nello stand di All Media Company (orario da definire) ed il 30 a Milano presso lo show case di Cioccolati Italiani in via De Amicis (la mattina alle ore 11.00).

 Oltre ai concerti live, lo abbiamo ascoltato Venerdì 23 Novembre su Radio Club 91 nel corso della trasmissione radio Lino, con Lino Volpe, per due ore di diretta dalle 20 alle 22 ed in altre trasmissioni radio italiane.

 Leggo nella tua biografia che ti sei avvicinato allo studio della chitarra classica all’età di 8 anni e già a 9 anni ti provavi con la composizione della tua prima canzone: cosa ti ispirava quando eri così piccolo?

 «Leggendo i testi delle mie prime forme embrionali di canzoni mi viene da affermare che il tema è invariato: i sogni intesi come ambizioni, aspirazioni, obiettivi. Le storie sono spesso un pretesto per metterli in scena. Ho sempre amato viaggiare con la fantasia. C’è un tratto di una mia canzone che dice: “Ma io amavo immaginare. Di fare viaggi enormi, colorare con i pastelli i miei sogni di bambino che poi ancora mi somigliano”. Credo che questa parte renda bene l’idea.»

 Su un post nel tuo blog hai parlato di “Django” Reinhardt: che importanza ha avuto l’ascolto di questo grande chitarrista nella sua formazione? A chi ti ispiri attualmente?

 «Django l’ho amato prima ancora di scoprire chi fosse. Ogni volta che mi capitava di ascoltare il suo suono di chitarra ne rimanevo folgorato. Anni dopo però ho conosciuto il personaggio e soprattutto ho amato la sua storia. Un musicista che perde l’uso di parte della sua mano sinistra e inventa una tecnica nuova, rivoluzionando la chitarra jazz. C’è tanto da imparare da queste storie. Oltre a Django ho ascoltato moltissimo Pino Daniele grande chitarrista. Oggi amo scoprire talenti dalla rete. Trascorro almeno un’ora al giorno alla ricerca di novità su youtube e i miei preferiti sono Andy Mckee e Raul Midon.»

 Nel 2007 hai presentato al Festival della Lettura nell’ambito del progetto dell’Università Federico II di Napoli “one book one community”, il tuo concept-album “L’amico Ritrovato” pubblicato su etichetta “Napoli 1999” su piattaforma digitale, ispirato all’omonimo libro di Fred Hulman. Parlaci di questa esperienza e quali altre occasioni di incontro hai avuto con le università?

 «Dopo aver riletto “l’amico ritrovato” qualche anno fa ne rimasi talmente colpito da scrivere di getto 6 canzoni e portare in scena un monologo. L’occasione mi fu data dal Festival della Lettura organizzato dalla mia Università. Mi chiesero di proporre degli estratti di testi letterari da leggere. Risposi che avevo scritto 6 canzoni inedite e invece di leggere avrei preferito cantarle. Accettarono.

Ho amato il mondo universitario per i miei 5 anni di iscrizione alla Facoltà di Giurisprudenza della Federico II di Napoli (dove ho conseguito la laurea Magistrale nel Marzo di quest’anno). Inoltre ho collaborato con una rivista universitaria per diversi anni conseguendo il titolo di giornalista pubblicista. Dovevo raccontare dei problemi della mia facoltà, ma non ero ben visto dalla redazione perché sostenevano che il mio punto di vista era troppo presente nei miei articoli o meglio nei miei racconti. Inoltre amavo esaltare il bello più che i problemi. Questa caratteristica la riscontro anche nelle mie canzoni. L’Università mi ha aperto la mente e grazie alla conoscenza della legge sono riuscito a fondare la mia label discografica e autogestirmi nel mondo dello spettacolo. Certo, ho dovuto sacrificare tanto tempo libero per studiare e lavorare contemporaneamente. Monti mi dicevano di mollare la musica. Non li ho ascoltati e alla fine ce l’ho fatta a laurearmi.»

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