La comunicazione politica all’epoca dei social, tra disintermediazione e orizzontalità
5 Ottobre 2023 – 17:07 | Nessun commento

E’ fenomeno orami consolidato, da almeno 10 anni a questa parte, il direttissmo comunicativo permesso ai soggetti politici dai social networks. Da questo punto di vista è possibile parlare di un fenomeno di mediatizzazione della politica o webpolitics, che garantisce una diffusione ad una platea straordinariamente più ampia del messaggio politico.La mobile revolution ha reso poi i social media straordinariamente piu’ diffusi e pervasivi, garantendo inoltre l’immediatezza del messaggio politico.In un metaverso che vede archiviata… Read more

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Un nuovo “spazio” per la cultura: nasce il primo campus della Sapienza

Scritto da – 4 Agosto 2011 – 17:52Un commento

La cittadella universitaria conquista ancora un po’ di territorio. Dopo un anno che ha visto dure battaglie sul fronte universitario a causa della riforma Gelmini che ne ha stravolto gli ordinamenti e ne ha tagliato i fondi a disposizione, decollano nuovi progetti per il nuovo anno accademico. A distanza di cinquant’anni infatti è stata firmata il 23 marzo la convenzione che permetterà la nascita del primo campus della Sapienza all’interno dello SDO (Sistema direzionale orientale) di Pietralata. Stipulata dal direttore del Dipartimento periferie del Campidoglio e dal rettore Luigi Frati, è stata definitivamente approvata il 28 luglio con la consegna delle aree.In base a questa convenzione nei prossimi tre anni sarà realizzato un vasto complesso dove troveranno posto, oltre alle residenze per studenti e docenti che conterranno almeno 250 posti letto, strutture di ricerca clinica e degenza con un polo internazionale di biotecnologie mediche di elevato livello. Tecnologia e ricerca medica saranno infatti le parole chiave per la più frequentata università italiana, con ben 1.500 posti in aula per la didattica frontale e laboratori d’eccellenza.

Una seconda città universitaria di fatto”, ha dichiarato il rettore Luigi Frati. Dal punto di vista urbanistico e architettonico, il campus farà perno su due piazze: una interna al complesso, aperta al pubblico e assegnata all’ateneo, e una esterna, costituita da una radicale rivisitazione dell’attuale largo Quintiliani, dove si trova attualmente la fermata della metro, che diverrà, grazie a un concorso internazionale bandito dal Campidoglio entro tre mesi, una “moderna piazza italiana” di 30 mila metri quadri.

Quest’ultima costituirà il punto di riferimento centrale dell’intera struttura, visto che su essa affacceranno le sedi universitarie, la sede dell’Istat e gli altri principali edifici pubblici. Nel Centro direzionale infatti anche l’Istat ha un’assegnazione per realizzare edifici per circa 190mila metri cubi.

La spesa prevista per la realizzazione del progetto è di circa 100 milioni di euro, di cui 40 già messi a disposizione della Sapienza, parte a carico della Regione, che ha la competenza sugli studentati, e in parte da reperire tramite un cofinanziamento ministeriale. I 16 milioni di euro versati invece dall’università per l’acquisto dell’area verranno utilizzati dal Comune per urbanistica e infrastrutture: collegamenti, trasporti e strade nella zona. L’avvio dei lavori è previsto per il 2012 mentre la possibile consegna è fissata al 2015.

Saranno inoltre costruiti due sottopassaggi, un tratto di galleria di cento metri, un cavalcavia e un ponte pedonale che da piazza Quintiliani porterà alla nuova Tangenziale “interna” e alla nuova Stazione Tiburtina, costituendo un sistema integrato tra metropolitana, percorso ciclo-pedonale, ferrovia e viabilità su strada.

Il Comune prevede che il cantiere verrà chiuso entro il 2013. Alemanno ha parlato di una più vasta riqualificazione del quartiere di Pietralata, “un’area rimasta completamente degradata e in stato di abbandono fino ad oggi”, con particolare riferimento alla stazione Quintiliani della metro B. Si tratta di un territorio di oltre 170 ettari, noto per esser rimasto fermo oltre quarant’anni, infatti lo SDO nasce con il piano regolatore del 1965 e da allora esiste solo sulla carta.

È solo a settembre 2009 che il nuovo “progetto unitario urbanistico” è stato approvato dell’Assessorato ai Lavori Pubblici che ha “eliminato gli ostacoli che rendevano irrealizzabili gli interventi” e ha “concretamente accelerato lo sgombero di tutte le aree”, ricollocando gli artigiani in fabbricati comunali e i residenti a basso reddito in case popolari.

Da allora il progetto del campus ha subito molti cambiamenti, è stata eliminata ad esempio la cosiddetta “piastra basamentale”, un’enorme placca di cemento armato di 80 mila metri quadri che doveva unire ai piani superiori i quattro blocchi delle sedi direzionali. La piastra, secondo quanto affermato dal Campidoglio, avrebbe provocato degrado e determinato inquinamento ambientale, oltre a costare cifre cospicue.
Cancellata la mega-copertura di cemento, il nuovo progetto è stato approvato con delibera a dicembre 2010, inserendo al suo interno anche interventi alla viabilità e alla sicurezza stradale: rotatorie al posto degli incroci, un sottopasso su via Monti Tiburtini (da Pietralata verso l’ospedale Pertini e viceversa) che riconnette i settori nord e sud del quartiere e dà così piena funzione urbana alla nuova piazza davanti alla metro Quintiliani.

Il progetto è quello di porre il primo ateneo romano in linea con i maggiori campus a livello europeo e non solo, collocandosi in perfetta armonia con il progetto urbanistico della città. Si punta così sulla cultura in periodo di crisi e su “questi giovani d’oggi”.

 

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