La comunicazione politica all’epoca dei social, tra disintermediazione e orizzontalità
5 Ottobre 2023 – 17:07 | Nessun commento

E’ fenomeno orami consolidato, da almeno 10 anni a questa parte, il direttissmo comunicativo permesso ai soggetti politici dai social networks. Da questo punto di vista è possibile parlare di un fenomeno di mediatizzazione della politica o webpolitics, che garantisce una diffusione ad una platea straordinariamente più ampia del messaggio politico.La mobile revolution ha reso poi i social media straordinariamente piu’ diffusi e pervasivi, garantendo inoltre l’immediatezza del messaggio politico.In un metaverso che vede archiviata… Read more

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Herman Hesse, Siddharta.

Scritto da – 8 Settembre 2010 – 03:17Nessun commento

Un uomo, una pietra, un fiume. Tutti cosi’ apparentemente diversi eppure straordinariamente affini, se scrostati dal piano materiale, quello illusorio e fenomenico delle apparenze e traslati su di uno metafisico dove Dio è tutto ed è in ogni cosa, perfino in un fiume, perfino in una pietra. E da questa consapevolezza ne scaturisce il Rispetto per ogni cosa, per ogni creatura, che diventa presupposto imprescindibile del porsi in relazione col mondo che ci circonda. Ed ecco che tutto ritrova la propria dimensione, riassume la giusta prospettiva , rimanendo apprezzabile cosi’ com’è, e non come noi ci tormentiamo a volere che fosse. Ma nulla è dato per scontato, ogni traguardo da raggiungere ha un percorso da seguire, purchè si sia disposti a marciare…proprio come Siddharta. Egli spinto da una angosciosa smania di ricerca delle cause ultime , della natura profonda delle cose, che dottamente Eraclito pronunciava “ama nascondersi”, decide di divorziare coi fasti di una vita da bramino (la casta in vetta al sistema piramidale indiano) ,per dedicarsi alla ricerca dell’Assoluto, della Perfezione , della fusione tra l’Atman (anima dell’uomo), col Brahma (anima del mondo).

Scortato dal fedele compagno di sempre, Govinda, Siddharta passera’ dalla pratica del digiuno all’abitudine della sazieta’, dall’astensione piu’ completa  alla pienezza dei sensi, veicolata dalla costante pratica del kamasutra con la cortigiana Kamala, dal ritiro solitario di asceta, fino all’immersione totale nel mondo del Vizio. E quando il turbinio delle esperienze l’avra’ sospinto verso il punto di non ritorno tra l’apparire ed essere, tra maschera e volto, quando satollato fino alla nausea del materialismo cosi’ insano eppure tanto seducente del mondo degli “uomini-bambini”, ormai esausto di questa affannosa ed  infruttuosa ricerca, decidera’ di togliersi la vita gettandosi in un fiume, dal profondo del suo Io, da stanze polverose ed ormai dimenticate della sua mente , ecco emergere , in un crescendo rossiniano, l’ “om”, la sillaba sacra indicante la perfezione, che trascinera’ dietro di se, tutta la brama di cercare, di vivere nello spirito, di raggiungere l’illuminazione, che anni di vita lasciva avevano sepolto.

Destatasi la sua anima dal torpore che la quotidianita’ lentamente gli aveva inferto, Siddharta  stabilira’ la sua ultima dimora in riva a quello stesso fiume , presso l’abitazione del barcaiolo Vasudeva che anni prima aveva conosciuto durante il suo pellegrinare. Da questi imparerà ad ascoltare la voce del fiume , a capirne il linguaggio ed interiorizzare i contenuti di cio’ che muta costantemente, pur rimanendo paradossalmente sempre lo stesso. Panta rei. Tutto scorre. E per di piu’ giunge anche ad una meta. Che sia una cascata, il mare o l’illuminazione, non importa. Giacchè tutto è una sola cosa ed è Dio ed è infinito. Basta solo prenderne coscienza che la beatitudine è li dietro l’angolo che pazientemente ci aspetta. Da sempre.

A metà strada tra William Blake e Jim Morrison, questa meravigliosa creatura del genio di Hesse , lascerà  i suoi sensi essere purificati dallo scrosciare inesorabile del fiume, cancellando pregiudizi e schemi mentali, e restituendo tutto come realmente è: infinito.

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